Il primo torneo ATP del 2019 porta il nome di Kevin Anderson. Il sudafricano, numero 6 del mondo, ha avuto bisogno di 2 ore e 44 minuti per sconfiggere il croato Ivo Karlovic e conquistare l’ATP 250 di Pune: è il suo sesto titolo della carriera. Karlovic, in ogni caso, alla soglia dei quaranta anni e dopo una stagione passata molto difficile in cui è sceso fino alla posizione numero 100 della classifica, è riuscito nel torneo indiano a ritrovarsi e mettere in difficoltà il finalista di Wimbledon 2018 portandosi nel tie-break decisivo del terzo set a soli due punti dalla conquista del torneo. È stato lo stesso Anderson, nel momento della premiazione, ad applaudire l’avversario: “Sei una fonte di ispirazione per me e sono quanto è dura perdere una finale così” ha detto il numero 6 del ranking ATP. La finale (la più ‘alta’ in Era Open) è stata una vera e propria lotta che ha visto sfidarsi a suon di ace e battute vincenti due tra i più alti tennisti del circuito: da un lato il croato Ivo Karlovic, con i suoi 212 centimetri; dall’altro il sudafricano Kevin Anderson alto 202 centimetri.
Il match è iniziato con il sudafricano al servizio: come da pronostico non ci sono stati molti scambi. Per arrivare in finale Karlovic, alla soglia dei 40 anni, ha messo a segno 88 ace. Mentre Anderson, per battere il francese Giles Simon, nel match di rivincita dello scorso anno, ha toccato quota 21 ace. Entrambi non hanno concesso punti di riferimento all’avversario nei turni di battuta e Anderson, pur mettendo in campo meno prime di servizio, è riuscito a gestire con facilità il servizio. Karlovic, oltre agli ace (saranno in tutto 36 alla fine dell’incontro), ha provato a scendere a rete mettendo a segno interessanti colpi di volo. Quando il croato si è trovato a servire per allungare il set è stato costretto ad annullare due set point: il numero sei del mondo, nel decimo game, è riuscito a leggere meglio le traiettorie al servizio dell’avversario e, grazie ad alcuni passanti vincenti, si è procurato due palle per il set. Anderson però non ha sfruttato le occasioni e il primo parziale è stato deciso dal tie-break. Proprio il sudafricano è stato più freddo nei momenti importanti e grazie a due doppi falli del croato è riuscito a chiudere il tie break per 7 punti a 4 portandosi ad un solo set dalla conquista del titolo di Pune.
Il secondo set ha seguito l’andamento del primo parziale: entrambi hanno gestito con facilità i turni di battuta, anche se Anderson ha provato a giocare a braccio sciolto i turni di risposta provando a mettere pressione su Karlovic. Il game chiave è stato il nono game quando il croato ha accusato un po’ la tensione del momento ed è stato costretto a cedere tre palle break consecutive. Il sudafricano non è però riuscito a sfruttare le occasioni avute anche perché Karlovic ha ritrovato la solidità del servizio e, con coraggio, è sceso a rete mettendo a segno diversi punti interessanti. La quarta palla break non sfruttata dal sudafricano è arrivata nell’undicesimo game; il parziale, quindi, è stato deciso dal tie break. Anderson ha pagato la tensione dovuta alle occasioni non sfruttate nei game precedenti, commettendo diverse incertezze, mentre il numero 100 del mondo ha preso subito il largo chiudendo per 7 punti a 2 e rimandando la contesa al set decisivo.
Nel terzo deciso proprio Karlovic è sembrato più solido ed è riuscito a tenere con più facilità i suoi game di battuta: Anderson, invece, pur non concedendo palle break è apparso più in affanno. Nonostante questo i due giocatori hanno continuato a sfidarsi a suon di battute e dritti vincenti con Karlovic sempre più incline a cercare la via della rete. Nel dodicesimo game, quando Karlovic si è trovato a servire per il tie-break, il croato è stato costretto ad annullare due match point: la risposta di Anderson aveva fatto la differenza. Ma ancora una volta il servizio ha aiutato il numero 100 del mondo ad uscire fuori dalle difficoltà. I primi punti del tie break sono stati a favore del croato che ha ottenuto subito il mini break grazie ad una risposta molto profonda chiamata inizialmente fuori ma corretta dal giudice di sedia. Mentre Anderson si è innervosito, Karlovic ha preso il largo portandosi a condurre per 5 punti a 2. È stato il sudafricano, però, a ritrovare la concentrazione e conquistare gli ultimi 5 punti dell’incontro che gli hanno regalato il sesto titolo della carriera.
A dodici mesi dalla finale persa a Pune lo scorso anno contro Simon, Anderson guadagna 100 punti e consolida la sesta posizione in classifica. Karlovic è già sicuro di salire, da lunedì prossimo, dall’attuale posizione numero 100 fino alla 69. Il croato, tra l’altro, ha conquistato il pubblico indiano che, più volte nel corso del match, lo ha incitato applaudendolo e chiamando il suo nome anche nel momento della premiazione. Un incentivo a tornare in India anche nel 2020, quando Karlovic sarà vicino ai quarantuno anni.
[2] K. Anderson I. Karlovic 7-6(4) 6-7(2) 7-6(5)