1301 giorni dopo quella persa ad Halle contro Federer, Andreas Seppi tornerà a disputare una finale del circuito maggiore. Il 34enne di Caldaro ha sconfitto in due set Diego Schwartzman nella semifinale del torneo di Sydney, vincendo un primo set molto lottato e resistendo al ritorno del suo avversario sul finire del match, quando sembrava che la partita potesse improvvisamente cambiare direzione. Per Seppi, che con la vittoria del titolo può tornare in top 30 dopo tre anni, si tratterà della nona finale ATP in carriera: sinora ne ha vinte tre.
ANDREAS D’AUSTRALIA – Ormai dobbiamo smettere di stupirci. Quando arriva l’Australia, Andreas Seppi diventa un altro giocatore. E sono direttamente i numeri a raccontarlo: se il totale dei 989 incontri disputati dall’altoatesino in carriera – challenger e ITF compresi – contempla una percentuale di vittorie del 52%, che si abbassa al 48% se limitiamo l’analisi al circuito maggiore, relativamente ai soli tornei disputati in Australia il giocatore italiano vince sei partite su dieci, con una percentuale del 60,6%. Compresa la vittoria di questa mattina contro Diego Schwartzman, Seppi ha giocato 66 partite down under vincendone ben 40: contro uno tra Simon e De Minaur giocherà la sua seconda finale australiana – lo scorso anno ha vinto il challenger di Canberra – e ci riuscirà per la prima volta a Sydney dopo esserci andato vicino nel 2006 e nel 2013, quando si fermò in semifinale.
LA PARTITA – Si affrontano due giocatori che amano contrattaccare, per questo non deve stupire l’inizio parecchio tribolato per i servizi. Nei primi cinque game le palle break (otto, tre delle quali convertite) superano le palle game (tre, due delle quali convertite): Seppi sciupa le prime due occasioni con altrettanti dritti fiacchi, va sotto 2-0 ma si vede restituire il break da un goffo rovescio sotto rete di Schwartzman, che si avvicina alla palla per imitare Nalbandian e finisce per ricalcare l’esecuzione del primo Roddick. Qualche minuto e Andreas capisce che sul servizio del ‘Peque‘ c’è molto margine di manovra. Gioca un game di risposta molto aggressivo e passa a condurre, tenendo le distanze in modo agevole fino al momento in cui deve capitalizzare il vantaggio. Sul 5-4, Schwartzman ricorda all’italiano perché ha sfiorato la top 10 nonostante fatichi a raggiungere il metro e settanta e si procura tre palle break consecutive; Seppi tampona le prime due, ma sulla terza l’argentino si inventa un rovescio profondissimo che Seppi pretende incautamente di aggirare, finendo per affossare il dritto anomalo in rete.
Non c’è più tempo per offendersi e si arriva al tie-break, a cui Seppi accede riuscendo nell’impresa non certo improba di lobbare il suo avversario. Qui l’italiano sfrutta la sua superiorità nei colpi di inizio gioco, vola 6-3 e chiude alla prima occasione con lo schema servizio e schiaffo al volo di dritto, scaraventato al centro del campo con violenza.
Diego prova a cambiare la maglietta ma, come è vero che l’abito non fa il monaco, non ne risulta alcun tangibile miglioramento nel suo tennis. Seppi non patisce quando è al servizio e dà la sensazione di poter entrare in campo piuttosto agevolmente in risposta, senza peraltro alcuna fretta di attaccare. L’occasione si presenta al sesto game: Andreas inaugura con una risposta vincente di dritto, sfrutta un nastro fortunato e quindi si inventa un ottimo passante di rovescio su un attacco per la verità molto prevedibile di Schwartzman. Anche in questo caso la terza palla break è quella buona per chi risponde, con l’argentino che spedisce lungo un dritto in corsa.
Forse eccessivamente tranquillo per la superiorità nello scambio, con il suo avversario spesso costretto ad alzare le traiettorie per non affondare, Seppi commette il pericoloso errore di solleticare l’orgoglio ferito di Diego. L’argentino sguaina ancora la spada a un passo dal baratro e toglie il servizio a Seppi sul 5-3 senza lasciarlo arrivare a match point, ben intenzionato a riaprire la partita. E quasi ci riesce: nel game successivo annulla il primo match point con un gran dritto lungo linea prima di commettere un gratuito di rovescio nel punto che avrebbe potuto portarlo sul 5-5. Seppi capisce che non c’è più da scherzare e piazza una brusca sterzata, questa volta decisiva perché il suo inseguitore perda contatto e veda infrangersi i suoi propositi di rimonta sull’ennesimo rovescio in rete.
Battendo solo giocatori compresi in top 40 – ranking medio 27,5 – e due top 20 consecutivi (Tsitsipas e Schwartzman) Andreas Seppi vola in finale, regalandoci un prezioso sorriso in questa mesta giornata funestata dal ritiro di Andy Murray. Se e quando a Sydney dovesse smettere di piovere, scopriremo se il suo avversario sarà Simon o De Minaur: la seconda semifinale è stata rinviata a sabato, lo stesso giorno della finale. Per certo Andreas dovrà vedersela con un altro discreto lottatore, ma il doppio impegno del suo avversario gli consegna già oggi il ruolo di favorito.
Risultati:
[8] A. Seppi b. [3] D. Schwartman 7-6(3) 6-4
[4] G. Simon vs [5] A. De Minaur rinviata