Quello che doveva essere è stato, almeno per il momento nella prima giornata di gioco agli Australian Open 2019. Nessuno scossone rilevante né notizia degna di nota, se non una nota romantica: il super tie-break a dieci che da quest’anno chiuderà i set decisivi, non è ancora stato del tutto recepito…
When you think you've won the final set tiebreak but forget it's first to 10.
For the record, @KatieBoulter1 eventually advances to the 2R, def. Ekaterina Makerova 6-0 4-6 7-6(6).#AusOpen pic.twitter.com/jK2jtCEHBZ
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 14, 2019
Maria Sharapova parte a pedale schiacciato: il tabellino parla di un’ora, dodici giochi in fila, una palla break concessa e annullata contro la qualificata britannica Harriet Dart (131 WTA). Che non fosse un test troppo probante era chiaro già dal sorteggio, ma una Masha così tonica e centrata non è da darsi per scontata di questi tempi; è la sesta bicicletta inflitta dalla russa alle sue avversarie a livello Slam (fonte Luca Fiorino), l’ultima risaliva al Roland Garros di cinque anni fa contro la desaparecida argentina Paula Ormaechea, compagna del pallavolista Luciano De Cecco. Non è comunque stato il match più breve di giornata, secondo alla vittoria di Zoe Hives, esordiente assoluta in Australia, per 6-1 6-2 contro Mattek-Sands. Meno appariscente, ma altrettanto efficace, l’esordio della seconda favorita del seeding Angelique Kerber. Alla giocatrice tedesca bastano 72 minuti e 8 colpi vincenti per liquidare Polona Hercog (41 errori gratuiti in 16 giochi!) per la quinta volta su sette incontri. Al secondo turno la attende la qualificata Haddad Maia, vittoriosa all’esordio contro la 24enne americana Bernarda Pera, protagonista lo scorso anno di una splendida cavalcata che la portò fino al terzo turno a Melbourne. In chiusura di programma è arrivata anche la comoda vittoria di Petra Kvitova, sul cui fisico pendeva il rischio che la vittoria del torneo di Sydney potesse compromettere le sue performance anche in questo Slam. Contro Rybarikova, distante anni luce per pesantezza di palla, non c’è in realtà mai stata partita.
Comincia bene la difesa del titolo di Caroline Wozniacki. La danese si sbarazza infatti senza troppi problemi della belga Alison Van Uytvanck, n.52 del ranking WTA, col punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e mezza di gioco. A Wozniacki bastano due break, uno per set, rispettivamente nel sesto e nel terzo gioco, per portare a casa l’incontro e domare un’avversaria dal tennis classico e offensivo. Estremamente solida comunque la sua prestazione con un ottimo bilancio di 21 vincenti e solo 16 errori gratuiti e con un incredibile 78 per cento di conversione della seconda di servizio in punti. Al secondo turno, la n.3 del seeding affronterà in un derby scandinavo la svedese Johanna Larsson.
Se Aryna Sabalenka prosegue il suo buon momento dopo il titolo a Shenzhen con la vittoria su Kalinskaya, fa relativamente rumore la caduta di Julia Goerges, tds 14, rimontata da Danielle Collins pur essendo arrivata a due punti dal match con il servizio a disposizione nel secondo set. Comodo il successo di Sloane Stephens sulla connazionale Taylor Townsend, 6-3 6-2; non sarà la forma vista agli US Open di due anni fa, ma la statunitense non è mai facile da gestire quando in palla, e potrà dire la sua. È invece molto lontana dalla forma che nel 2017 la portò ad alzare il trofeo del Roland Garros, Jelena Ostapenko. 38 errori gratuiti e 9 doppi falli hanno condannato la 21enne lettone (testa di serie numero 22 del tabellone) alla sconfitta contro l’ottima Maria Sakkari (numero 41 del ranking WTA), che dal canto suo ha messo segno 11 ace (7 dei quali nel terzo e decisivo parziale, vinto per 6-2) e 25 colpi vincenti.
RITIRI – Due tenniste non sono riuscite a concludere i rispettivi incontri. Un problema fisico ha condannato Vera Lapko quando il suo incontro con Larsson sembrava ormai compromesso (7-6 3-0), mentre è stato il caldo ad atterrare la povera Andrea Petkovic, che ha dovuto abbandonare precauzionalmente il campo sul punteggio di 3-4 nel secondo set dopo aver vinto il primo contro la rumena Begu. Petkovic ha provato a rimettersi in sesto, dopo essersi accasciata sul cemento del court 5, ma non ha potuto riprendere l’incontro.
Risultati:
[11] A. Sabalenka b. [Q] A. Kalinskaya 6-1 6-4
[Q] A. Sharma b. [WC] P. Hon 7-5 4-6 6-1
[29] D. Vekic b. K. Mladenovic 6-2 6-4
[31] P. Martic b. H. Watson 6-1 6-2
[19] C. Garcia b. [Q] J. Ponchet 6-2 6-3
D. Collins b. [14] J. Goerges 2-6 7-6(5) 6-4
K. Boulter b. E. Makarova 6-0 4-6 7-6(8)
[30] M. Sharapova b. [Q] H. Dart 6-0 6-0
M. Vondrousova b. E. Rodina 6-3 6-2
R. Peterson b. S. Cirstea 6-4 6-1
S. Vickery [Q] Y. Bonaventure 2-6 6-4 6-4
[Q] B. Haddad Maia b. B. Pera 6-3 5-7 6-4
[WC] Z. Hives b. B. Mattek-Sands 6-1 6-2
[24] L. Tsurenko b. E. Alexandrova 6-4 7-6(4)
[WC] K. Birrell b. [Q] P. Badosa Gibert 6-4 6-2
[5] S. Stephens b. T. Townsend 6-4 6-2
M. Sakkari b. [22] J. Ostapenko 6-1 3-6 6-2
A. Anisimova b. M. Niculescu 7-6(3) 6-4
A. Pavlyuchenkova b. M. Puig 6-4 6-3
T. Babos b. O. Jabeur 7-6(5) 7-6(3)
[9] K. Bertens b. A. Riske 6-3 6-3
[20] A. Kontaveit b. S. Sorribes Tormo 6-3 6-2
[2] A. Kerber b. P. Hercog 6-2 6-2
Y. Wang b. [WC] E. Perez 6-4 6-0
Y. Putintseva b. [32] B. Strycova 6-4 7-6(1)
J. Larsson b. V. Lapko 7-6(5) 3-0 rit.
B. Bencic b. K. Siniakova 6-4 2-6 6-3
I.C. Begu b. A. Petkovic 6-7(3) 4-3 rit.
A. Sasnovich b. K. Flipkens 6-1 6-1
[3] C. Wozniacki b. A. Van Uytvanck 6-3 6-4
[15] A. Barty b. L. Kumkhum 6-2 6-2
[8] P. Kvitova b. M. Rybarikova 6-3 6-2