Ancora una volta una storia di scommesse intorbidisce le acque del tennis professionistico. Mick Lescure, 25 anni, francese, ha infatti confessato di aver venduto circa trenta partite, la prima a Bangkok nel 2015. Allora il compenso pattuito fu di 600 euro, mentre successivamente si è arrivati a punte di 2.000 euro per ogni match. In totale Lescure avrebbe guadagnato intorno ai 30.ooo euro truccando partite nei tornei minori di tutto il mondo.
La vicenda è stata riportata da L’Equipe, che ha reso pubblici anche alcuni stralci della confessione del tennista francese. Dopo 48 ore di interrogatorio, Lescure ha vuotato il sacco: le bustarelle ricevute, gli incontri nelle stazioni dei treni. La capitolazione sarebbe avvenuta dopo essere stato avvicinato da “il Maestro”, rispondente al nome di Grigor Sargsyan, 28enne belga, al centro di un’ampia rete di scommettitori e truffatori.
Il numero 487 del ranking ATP ha anche dichiarato di aver fatto da tramite e di aver avvicinato a sua volta altri giocatori con l’intento di coinvolgerli a loro volta. La cosa veramente pericolosa è che, a detta di Lescure, stesso il fenomeno del match fixing tocca anche i tennisti presenti nella Top 50. Ammesso e non concesso che sia vero, dimostrebbe quanto questa pratica sia diffusa e radicata nel tennis moderno e quanto più che mai serva un intervento più profondo e risolutivo.
Tennis e scommesse: Lescure ammette di aver truccato una trentina di incontri
L'Equipe rivela i retroscena di una recente indagine che ha coinvolto un tennista francese di seconda fascia. 30 match truccati per circa 30.000 euro
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