[15] A. Barty b. [30] M. Sharapova 4-6 6-1 6-4
Tre anni dopo la sua decisione di abbandonare il cricket professionistico che aveva intrapreso dopo la sua carriera da tennista junior e tornare al circuito WTA, Ashleigh Barty conquista il suo primo accesso ai quarti di finale di un torneo del Grande Slam, e lo fa battendo in rimonta una campionessa con quattro quarti di nobiltà tennistica come Maria Sharapova. La sua partita ha paralizzato per oltre due ore tutte le zone di Melbourne Park vicine ai grandi schermi, con le migliaia di persone presenti nei ground assiepate a tifare la n.1 australiana nel Major di casa. Sharapova ha portato a casa il primo set con un tennis impeccabile e molto efficace, ma la sua condizione fisica si è dimostrata insufficiente per mantenere quel tipo di livello abbastanza a lungo da vincere la partita. I suoi passi si sono fatti progressivamente più pesanti ed il suo servizio sempre meno pericoloso, permettendo a Barty di sviluppare le proprie trame di gioco.
La storia tattica della partita è quella attesa: Ashleigh cerca di usare la sua maggiore varietà di colpi e soprattutto il suo slice di rovescio per imbrigliare Sharapova, mentre la russa prova a far prevalere la sua maggiore spinta offensiva negli scambi da fondocampo. Il primo set è legatissimo al servizio per i primi sei game, poi cominciano ad arrivare le palle break. Sharapova prima ne manca una nel settimo game, poi ne cancella due nel gioco successivo giocando e soprattutto servendo con grande attenzione. L’unico break del set arriva subito dopo, sul 4-4, quando Barty si ingarbuglia da sola, sbaglia un paio di palle di troppo e poi finisce per regalare un rovescio slice troppo disinvolto ad una Sharapova tenacissima in difesa che non molla una palla e non arretra di un centimetro a meno che non sia assolutamente costretta.
Dopo i 49 minuti del primo set a grande intensità, Maria ha un calo evidente, il servizio la tradisce (tre doppi falli in due game) consentendo ad Ashleigh di mettere molte più risposte in gioco, e soprattutto perde enormemente di efficacia sui colpi insaponati di Barty. In soli 32 minuti l’australiana pareggia il conto con un perentorio 6-1 (tecnicamente leggero perché con “soli” due break, ma sempre di un 6-1 si tratta).
Sharapova esce dal campo per un toilet break prima del terzo set, rimane fuori per oltre sette minuti e riceve una selva di “boo” al suo rientro, giusto per ricordarle che sta giocando contro la n.1 d’Australia. Anche se la russa è regolarmente rientrata in campo, il suo servizio probabilmente è rimasto negli spogliatoi perché Sharapova cede altre due battute consecutive apparendo quasi impotente. Sul 4-0 Barty ha un momento di incertezza e permette a Sharapova di riavvicinarsi sul 3-4. Sul 4-2 40-40 le due giocano quello che probabilmente è il punto del torneo, con 21 scambi, uno dei quali al di fuori dal paletto, poi la giocatrice di casa deve fronteggiare due chance del controbreak per il 4-4, che annulla con attenzione, e dopo 2 ore e 22 minuti di gioco (61 solamente per il terzo set) Ashleigh Barty con il quarto ace si conquista l’accesso ai quarti di finale e dà inizio al “Barty party” in tutto Melbourne Park.
(in aggiornamento)
Risultati:
[8] P. Kvitova b. A. Anisimova 6-2 6-1
[15] A. Barty b. [30] M. Sharapova 4-6 6-1 6-4
[5] S. Stephens vs A. Pavlyuchenkova
D. Collins b. [2] A. Kerber 6-0 6-2
Kvitova, rivincita su Anisimova. L’Australian Open perde Kerber: sorpresa Collins
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