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[28] L. Pouille b. [16] M. Raonic 7-6(4) 6-3 6-7(2) 6-4 (da Melbourne, il nostro inviato)
In quello che forse è uno dei risultati più sorprendenti di questi Australian Open 2019, Lucas Pouille è riuscito a sfatare il tabù Raonic (contro cui non aveva mai vinto un set in tre precedenti incontri) conquistando per la prima volta in carriera le semifinali di un torneo del Grande Slam. Non aveva mai vinto un incontro in Australia e non aveva vinto un match prima di Melbourne quest’anno, ma sembra che la sua nuova partnership con Amelie Mauresmo (che per allenare Lucas ha detto no alla panchina francese di Coppa Davis) stia già dando ottimi frutti. Raonic dal canto suo ha giocato un match leggermente sottotono, incapace di trovare gli aggiustamenti ad un avversario che sembrava avere tutte le risposte alle sue domande e ai suoi servizi, magari parzialmente stanco per il tabellone terribile avuto finora (Kyrgios, Wawrinka, Herbert e Sasha Zverev). Il canadese ha commesso leggerezze imperdonabili in momenti cruciali e alla fine ha pagato questi errori con la sconfitta.
Non era difficile prevedere il tema tattico dell’incontro con Raonic a caricare a rete e Pouille a cercare i passanti da fondo. Raonic è scattato subito in partenza ottenendo rapidamente il break e portandosi 3-0. Ma si è visto subito che Pouille non era quello solito: molto reattivo in risposta, aggressivo quando serve, e soprattutto molto efficace alla battuta. Nonostante il vantaggio iniziale, Raonic si faceva rimontare dal 5-2 al 5-5 per poi arrivare al tie-break. Dopo un minibreak per parte nei primi punti, il canadese si incartava da solo commettendo un doppio fallo piuttosto sciocco sul 2-3: la sua prima era nettamente fuori, ma lui aveva comunque voluto chiedere il “challenge”, lasciando così passare parecchio tempo prima di servire la seconda e finendo per commettere il doppio fallo. Pouille manteneva il minibreak fino alla fine e chiudeva il primo set con uno splendido passante di diritto in corsa sulla riga.
Raonic era evidentemente scosso, è probabile che non si aspettasse di dover fronteggiare un avversario così coriaceo e aggressivo. Le cose per lui non miglioravano quando sull’1-2 arrivava un nuovo break di Pouille grazie ad un errore nella volée di rovescio sul 30-30 ed uno splendido pallonetto liftato di rovescio del francese sul 30-40. Pouille era una roccia al servizio: 88% di prime palle e 95% di punti sulla prima di servizio e dopo un’ora e 22 minuti il punteggio era di due set a zero per lui.
Le smorfie in tribuna di Goran Ivanisevic, coach di Raonic, erano un indicatore fedele delle difficoltà affrontate in campo dal suo giocatore: dopo aver strappato il servizio all’avversario nel secondo game, infatti, il canadese non era più riuscito a procurarsi nemmeno una palla break, mentre dopo aver concesso un break a set nei primi due parziali, anche nel terzo aveva dovuto affrontare ben quattro palle break, due sul 3-3 e due sul 4-4, peraltro tutte cancellate con ottime prime palle. Una discussione piuttosto animata tra Raonic e l’arbitro Nico Helwerth su una palla corretta da Hawk Eye nel dodicesimo gioco (“Non fai attenzione, non sei capace”) sembrava svegliare Milos, che giocava un tie-break di grande concretezza involandosi subito sul 6-0 e chiudendo per 7-2 accorciando le distanze dopo 2 ore e 21 minuti.
In un quarto set molto legato alla regola del servizio, l’epilogo arrivava al decimo game, quando battendo sul 4-5 Raonic non giocava una volée di diritto piuttosto semplice che gli avrebbe dato il 5-5, lasciandola andare e guardandola atterrare quasi un metro dentro al campo. Dopo due match point annullati con ottime volée, il terzo era quello buono mandando Lucas Pouille alla prima semifinale Slam della sua carriera. “Lo scorso anno avevo perso la gioia di stare in campo dopo gli ottimi risultati che avevo ottenuto due anni fa, non volevo più andare in giro per i tornei. Questo è un nuovo inizio per me, insieme con Amelie” ha detto Pouille ai microfoni di John McEnroe dopo il match. Il francese troverà venerdì mattina in semifinale il vincente della sfida tra Novak Djokovic e Kei Nishikori.