(foto di Roberto Dell’Olivo)
Dopo la prematura uscita di scena agli ottavi degli Australian Open per mano di Stefanos Tsitsipas, Roger Federer aveva annunciato: “Mi voglio divertire in questa stagione, giocherò il Roland Garros”. E questa dichiarazione non poteva che fare clamore. È dal 2015 che il fuoriclasse svizzero non calca la terra rossa più famosa del mondo. C’è chi, anche alla luce della sconfitta australiana, ha interpretato la decisione come la conferma del fatto che questa possa essere veramente la sua stagione d’addio e perciò non possa mancare una fermata a Parigi. C’è chi invece ha preso il ritorno sulla terra rossa dopo due stagioni di assenza come un segnale delle sue buone condizioni fisiche, nonostante i 37 anni suonati.
Fatto sta che gli appassionati di tennis di tutto il mondo potranno ammirare nuovamente, e forse per un’ultima volta, Federer muoversi con la sua innata disinvoltura anche sul mattone tritato. Ma il fenomeno di Basilea non è intenzionato a concedere troppe apparizioni sulla superficie meno congeniale al suo gioco offensivo e che meno soddisfazioni gli ha regalato in carriera. “Probabilmente giocherò un solo torneo in preparazione al Roland Garros”, ha dichiarato in questi giorni. “Non voglio giocare troppo. Preferisco allenarmi bene per la stagione su erba. Sicuramente non voglio esaurire le mie energie”. Dunque, a questo punto tutti si domandano: quale sarà l’altro palcoscenico in cui si esibirà Federer? A rigor di logica, uno dei tre 1000: Montecarlo, Madrid e Roma. A scartare l’ipotesi monegasca è lo stesso 20 volte campione Slam. “Montecarlo è troppo presto”, ha aggiunto, implicando la necessità di avere più tempo dopo le fatiche del Sunshine Double tra Indian Wells e Miami.
Rimangono quindi gli organizzatori di Roma e Madrid ad accendere un cero e sperare nell’avvento di Federer (anche se al Foro Italico si sono sempre dichiarati tifosi di Nadal…). Da una parte, il torneo della capitale garantirebbe una pausa ancora più lunga al campione elvetico. Dall’altra parte, forse potrebbe essere persino troppo lunga con lo Slam parigino che comincia solamente una settimana più tardi. Nel 2016, in quella che rimane la sua ultima stagione sulla terra battuta, Roger mise davanti il Colosseo al Prado. E questo può essere un piccolo indizio. Ma quelle settimane furono fortemente caratterizzate dai fastidi fisici e quindi non molto indicative delle sue preferenze tecniche e logistiche.
Nella corsa ad aggiudicarsi Federer si è già parzialmente chiamata fuori Barcellona. In quanto ATP 500, il torneo catalano deve puntare su una consistente offerta economica per accaparrarsi i big three. Il direttore dell’evento e vincitore del Roland Garros 2002, Albert Costa ha fatto capire di non potersi permettere sia Nadal, 10 volte vincitore del titolo, che Federer. “Mi piacerebbe molto se Federer venisse anche se non ho notizie a riguardo. E il budget è quello che è”, ha affermato Costa a Marca. Insomma, la scelta dovrebbe essere proprio tra Madrid e Roma. E dalle parti del Foro Italico si spera.