MEGLIO CHE A SOFIA – Andreas Seppi comincia con il piede giusto a Rotterdam, probabilmente motivato dal dover difendere la semifinale dello scorso anno quando si arrese al neo-numero uno del mondo Federer, appena asceso al trono. L’altoatesino sconfigge al primo turno Peter Gojowczyk, tedesco con il quale condivide una certa predilezione per le esecuzioni piatte. Il 7-6 3-6 6-2 finale ricorda un po’ l’esordio a Rotterdam di dodici mesi fa, nel quale Andreas aveva vinto un match altrettanto ondivago contro Joao Sousa.
Nel primo set si ha la sensazione che Seppi e Gojowczyk si alternino scientificamente nell’esprimere un tennis di qualità, e appare quasi una casualità che il tie-break, coincidendo con il ‘turno’ di Seppi di piazzare colpi vincenti, finisca nelle mani del giocatore italiano. In realtà Seppi era stato parecchio abile in difesa nell’ottavo game – due palle break annullate – e con l’esperienza di chi ha giocato tante e tante volte di lunedì, quando il rischio di ritrovarsi svogliati è dietro l’angolo, piazza quattro punti di fila per aggiudicarsi il parziale. Il tedesco però è ancora ben presente sul campo, e lo dimostra facendo corsa di testa per tutto il secondo set. Quando Gojowczyk impatta bene la palla d’incontro è in grado di produrre traiettorie rapide e di difficile letture, specie con il rovescio, e questo ben si concilia – per lui – con la scarsa mobilità che Seppi palesa in alcune circostanze. Globalmente, però, il giocatore italiano ha una marcia in più nello scambio e lo dimostra portandosi avanti 4-0 nel terzo set e chiudendo 6-2 dopo appena ventisei minuti. Primo giocatore del torneo a vincere un incontro, Seppi affronterà Goffin o Monfils agli ottavi. Classifica alla mano dovrebbe tifare Monfils, ma il francese sta attraversando un periodo decisamente migliore del belga.
LA CRESCITA DI SONEGO – Principio di settimana col sorriso, dall’Europa al Sud America, per il tennis azzurro. Alla gioia di Seppi si è aggiunta quella di Sonego, forse ancora più accentuata dalla caratura dell’avversario battuto nell’esordio a Baires dopo aver superato le qualificazioni. Nicolas Jarry era favorito da classifica, esperienza e risultati ottenuti durante lo swing sulla terra battuta di febbraio, e persino l’andazzo dell’incontro sembrava essersi messo in testa di dirgli male. Ma Sonego ormai lo si conosce: cresciuto con calma, lontano da qualsiasi riflettore; testa a posto e “attributi”, come non avrebbero mancato di sottolineare i nostri colleghi usciti dalla scuola classica. Jarry serve bene, tira forte e per più di un’ora ha offerto un kick inavvicinabile, ma Lorenzo da Torino è stato bravo a rimanergli attaccato e a ribellarsi sull’orlo del precipizio, quando si è trovato a dover cancellare tre consecutive palle break, le prime dell’incontro, aventi le sembianze di altrettanti set point. Trascinata la frazione al tie break, Sonego ha dovuto cederlo, complice una facile volée di dritto affossata a mezza rete sul proprio servizio.
Lorenzo si è però rifiutato di far la parte dello sconfitto in un match il cui copione pareva segnato, riemergendo persino da un ostentatissimo sconforto una volta vistosi rimontare un break di vantaggio così faticosamente costruito, e a prendere pian piano le redini dell’incontro mentre l’avversario, sempre più disordinato, calava al servizio e moltiplicava la chance del numero 109 ATP tra improvvidi serve & volley e frequenti ricerche del colpo risolutore ben prima che fosse il caso. Le palle break, tre, travestite da set point questa volta le ha avute in dote Sonego nel gioco numero dieci, e la terza, dritto lungo di Jarry, è stata quella utile a prolungare l’incontro al terzo. Qui Lorenzo ha preso a dominare in modo abbastanza vistoso, mentre il cileno usciva mestamente dalla partita: fallite due golose palle break nel quarto gioco, Sonego non ha più lasciato spiragli in battuta, rendendosi invece sempre molto minaccioso in risposta. Il numero jackpot si è rivelato essere dunque il sei: sesto gioco e strappo decisivo, alla sesta palla break, per infilare un finale senza sussulti. Bel match, e prossimo turno aperto: negli ottavi Sonego affronterà uno tra Roberto Carballes Baena e Taro Daniel.
BRAVO PAOLINO – Il solito encomiabile Paolo Lorenzi si toglie la soddisfazione di una vittoria indoor contro un americano a New York: il ‘ragazzino’ di 37 anni elimina in tre set Tennys Sandgren, ottava testa di serie a Long Island, senza lasciarsi scomporre dall’aver mancato due match point già nel secondo parziale, prima di cederlo al tie-break. L’unico break dell’incontro è stato quello decisivo per l’esito finale ed è arrivato per Lorenzi nel terzo gioco del set decisivo. Un break difeso alla grande fino al definitivo 6-4. Per Paolo ora il vincente di Polansky-Harrison, non un match impossibile.
a cura di Emmanuel Marian e Alessandro Stella
I RISULTATI DEGLI ITALIANI
Rotterdam, primo turno:
A. Seppi b. [Q] P. Gojowczyk 7-6(3) 3-6 6-2
Buenos Aires, primo turno:
[Q] L. Sonego b. [6] N. Jarry 6-7(3) 6-4 6-3
New York, primo turno:
P. Lorenzi b. [8] T. Sandgren 7-6(4) 6-7(4) 6-4