LE DUE VERSIONI DI NICK – Quando c’è Kyrgios in campo, nella maggior parte dei casi è lui che decide che partita si gioca. Più che decide, stabilisce, perché non sempre si tratta di una decisione volontaria, a volte dipende da come si alza dal letto la mattina. Ebbene, martedì sera nel suo esordio all’Abierto Mexicano di Acapulco l’australiano ha fatto vedere una delle versioni di sì che più divertono i fan: concentrato, attento, decisamente in palla con servizio e colpi in accelerazione, ha giocato i primi 45-50 minuti di partita mostrando il meglio di sé. Poi forse ha avuto un ruolo l’ultimo precedente tra i due, quello dell’Australian Open 2017, nel quale Kyrgios era andato avanti per due set a zero e poi aveva progressivamente smarrito staffe e partita davanti ad un’incredula Hisense Arena piena fino all’inverosimile. Difficile dire, è sempre difficile capire come funziona il suo cervello. Fatto sta che se non fosse stato per un Seppi decisamente sotto standard con ogni probabilità anche questa volta Kyrgios sarebbe riuscito a dilapidare un vantaggio molto importante (6-3 4-1) e perdere il match.
Così come la Hisense Arena quella sera australiana di gennaio, anche la Cancha Caliente dell’incantevole Fairmont Princess Hotel che ogni anno ospita questo ATP 500 aveva gli spalti gremiti, ma Kyrgios è entrato in campo cercando di dimenticare quel canovaccio: quasi intoccabile nei suoi turni di battuta (solo tre punti concessi nel primo parziale) è schizzato dai blocchi approfittando di un break in apertura gentilmente concesso da tre gratuiti di Seppi nel game d’esordio. Partenza da dimenticare quella dell’alto-atesino, poco brillante negli scambi, raramente aggressivo e molto falloso. Primo set per Kyrgios in 29 minuti, e break per il 3-1 anche nel secondo grazie a un net vincente che avrebbe ucciso un rinoceronte.
Era tale lo scoramento di Seppi che si è assistito ad un suo rarissimo lancio di racchetta dopo un anonimo rovescio finito ben oltre il corridoio, e le cose non sono migliorate poco dopo quando nel primo (e unico) game complicato sulla battuta di Kyrgios, Seppi ha dovuto ingoiare una chiamata molto dubbia (niente Hawk Eye, o meglio Foxx Tennis, su questo campo) sulla prima delle quattro palle break che non è riuscito a sfruttare. Ciononostante è stato l’australiano a mostrare subito segni di nervosismo (oltre ad un leggero “zoppichio”): al servizio sul 4-2 scaraventava una palla in spiaggia sullo 0-30 e un attimo dopo era Seppi a ottenere il controbreak. Kyrgios sembrava scosso, ciondolava da una parte all’altra del campo tirandosi su i calzoncini penzolanti ad ogni punto e cercando di portare a casa il match con il servizio. Sul 6-5 due gratuiti di Seppi gli regalavano un match point su cui Kyrgios si avventava con una risposta sulla riga di fondo chiudendo il match dopo 1 ora e 15 minuti di tennis quantomai “bifronte”.
SUPER SFIDA CONTRO RAFA – Trenta giorni dopo il k.o. tecnico subito per mano di Novak Djokovic nella finale dell’Australian Open, Rafael Nadal torna in campo nel primo turnodell’Abierto Mexicano di Acapulco contro Misha Zverev, un giocatore chiaramente inferiore dal punto di vista tecnico ma con caratteristiche di gioco che potenzialmente potrebbero dargli fastidio. Tuttavia il 31enne tedesco fratello del più famoso Sasha non sta attraversando un buon periodo di forma: il suo ranking è sceso fino al n.76 ha dovuto convivere con alcuni fastidiosi infortuni in questo inizio di stagione e soprattutto ha perso al primo turno negli ultimi otto tornei consecutivi, mancando l’appuntamento con la vittoria dal torneo di Cincinnati l’agosto scorso.
È stato un buon esordio per Nadal, mai in vero pericolo durante gli 81 minuti di gioco, durante i quali ha continuato a mettere in mostra l’attitudine maggiormente offensiva sulla quale ha lavorato con il suo team durante la preparazione invernale al fine di accorciare gli scambi e logorare meno il suo fisico già provato da tanti anni di battaglie. Una sola palla break (peraltro affrontata quando era già largamente in vantaggio di un set e un break), annullata con un ottimo schema servizio esterno-rovescio incrociato, e buona efficacia mostrata sulla seconda di Zverev, non sufficientemente incisiva da consentire il serve&volley continuo attuato dal tedesco.
Al secondo turno lo spagnolo sarà chiamato a testare le lune di Nick Kyrgios (giovedì alle 03 italiane, diretta su Supertennis), protagonista di un match dai due volti con Seppi, ma uno dei pochi ad avere le armi tecniche per poter togliere il comando del gioco a Nadal (oltre che agli altri primissimi), contro cui vanta già due successi nei precedenti cinque incontri. “Sono contento per la vittoria, contro Mischa non era un match facile, soprattutto dopo non aver giocato per un po’”, ha dichiarato Rafa. “È un torneo duro, con tanti buoni giocatori. Nick è uno dei tennisti più talentuosi del circuito. È una bella sfida per me, spero di essere pronto“.
Qui il resoconto degli altri incontri di giornata
Risultati:
[1] R. Nadal b. M. Zverev 6-3 6-3
N. Kyrgios b. A. Seppi 6-3 7-5
[3] J. Isner b. A. Mannarino 6-3 4-6 6-3
S. Querrey b. [LL] G. Garcia-Lopez 6-3 6-2
M. McDonald b. [WC] E. Nava 6-1 6-3
C. Norrie b. Y. Nishioka 6-2 2-6 6-2
[4] D. Schwartzman b. M. Copil 6-3 4-6 6-1
[5] A. de Minaur b. N. Jarry 7-6(5) 7-6(2)
F. Lopez b. D. Lajovic 6-7(3) 6-2 7-5
[WC] D. Ferrer b. T. Sandgren 7-6(5) 7-6(3)
[2] A. Zverev b. [Q] A. Popyrin 6-3 6-3