Esordio amaro per Petra Kvitova a Indian Wells. Dopo aver vinto il primo set ed essere stata in vantaggio nel secondo e nel terzo, la due volte campionessa di Wimbledon soccombe all’eterna Venus Williams, quasi 39enne, per 4-6 7-5 6-4. Di seguito le dichiarazioni post-match di Petra.
Una sconfitta dura. Nel secondo set cosa ha determinato…
Non chiedermelo… (sorride). Non lo so. Chi lo sa? È stato un match strano. Penso che abbiamo cominciato entrambe molto nervose. Ho vinto il primo set. Poi sono andata rapidamente in vantaggio nel secondo, ma non so come le abbia concesso la chance di rientrare in partita e lei l’ha colta subito. Poi ha cominciato a giocare meglio, io a giocare peggio ed ecco cosa è successo nel terzo, in cui non sono riuscita a brekkarla. Ma non so. Ero così frustrata dalla seconda parte del secondo e non sarebbe dovuto accadere. E lo sono ancora.
Perché eri frustrata? Perché ce l’avevi con te stessa?
Non lo so. Stavo giocando ma a un certo punto era come se non fossi più in campo. Era una sensazione strana. Ho cominciato a non mettere più la prima palla. Avrei voluto essere forte mentalmente ma oggi non ci sono riuscita. Ho pensato che l’avrei fatto quando ero 4-3 nel terzo. E immediatamente ho commesso due doppi falli, cosa da non fare in un match così intenso e ciò mi ha causato ulteriore frustrazione.
Se ripensassi al match, cosa cambieresti?
È difficile. In questi casi stai giocando contro te stessa e non contro la tua avversaria. Per questo ho perso oggi. Ho perso contro me stessa. Ed è più frustrante che perdere contro l’avversaria, ma non lo so. Ci ho provato, davvero. Ho provato a colpire, a scambiare; ma sempre, quando avevo una chance, non ho saputo coglierla. Questa è stata la cosa più frustrante. È sempre difficile giocare contro Venus, assolutamente. Disputiamo sempre match al terzo set; l’abbiamo fatto ancora e, alla fine, lei ha giocato decisamente meglio di me.
L’altra sera abbiamo assistito a un match incredibile con Serena, e anche oggi il tuo è stato meraviglioso. Come definiresti il ruolo di Serena e Venus, 37 e 38 anni, nel contesto del tennis femminile. Quale impatto hanno avuto secondo te?
Non ho visto nulla del match di Serena. Ma, certamente, entrambe sono delle campionesse. Hanno sicuramente fatto molto per il tennis femminile. Alla loro età stanno ancora facendo vedere un grande tennis ed è bello vederle giocare così. Hanno un servizio potente, un’arma ancora molto importante per loro.