da Montecarlo, il nostro inviato
Il rapporto tra Montecarlo e l’Italia? “Un rapporto che va avanti da decenni, tanto pubblico italiano, tanti italiani che vivono qui. Nel torneo si parla italiano e la presenza di giocatori italiani che fanno così bene è una benedizione per il torneo”.
Sui nostri giocatori: “Ricordo Pietrangeli, Panatta e adesso ci sono questi giovani interessanti. Mi dispiace per Cecchinato, ma Fognini qui a Montecarlo è ‘chouchou’ (il ‘cocco’) del pubblico”.
E su Lorenzo Sonego? “Sfortunatamente non lo conoscevo prima. So dei suoi risultati ma qui sta avendo qualcosa di speciale. Questa può essere la sua settimana, come lo fu di un certo Nadal nel 2005. Ma andiamoci piano! Non ci eccitiamo troppo! Ho visto che è un giovane che non ha paura di niente, ha buon gioco, ma questo non basta. Malgrado gli impegni organizzativi l’ho voluto vedere giocare. Ha bisogno di mentalità, di ‘ferocia’, di mettere tutto insieme e magari può cominciare da qua”.