da Montecarlo, la nostra inviata
Come da tradizione, nella tarda mattinata del giorno della finale il direttore del torneo di Montecarlo, Zeljko Franulovic, ha tenuto una conferenza stampa nella nuova sala riservata appunto alle interviste. Dopo aver ringraziato tutti i presenti Franulovic ha dato i numeri, del torneo ovviamente: 135.656 gli spettatori, 400 i giornalisti accreditati provenienti da 16 diversi paesi, 10 le tv ufficiali, 200 i canali nel mondo che hanno trasmesso i match tenutesi al Country Club. Zeljko ha voluto ricordare la partecipazione di ben tre giovanissime promesse del tennis che hanno scelto di avere la residenza proprio nel Principato, ovvero Felix Auger-Aliassime, Stefano Tsitsipas e Daniil Medvedev. Questo 2019 però, anche a parere del direttore, è da considerarsi l’anno degli italiani: “I giocatori italiani meritano una menzione speciale: Lorenzo Sonego, Marco Cecchinato e Fabio Fognini, finalista per la prima volta qui. Egli è riuscito a far crescere molto l’entusiasmo tra il pubblico italiano, che per noi rappresenta circa il 45 % degli spettatori”.
D’obbligo poi i ringraziamenti a Sua Altezza Serenissima il Principe Alberto da sempre appassionato di tennis e di sport. Il Principe si è visto spesso, effettivamente, nel corso della settimana, sia a pranzo nel ristorante allestito sulla terrazza del campo centrale, sia in tribuna ad assistere agli incontri. Per la prima volta, inoltre, prima dell’inizio del torno il Principe aveva aperto le porte del suo palazzo ai campioni del tennis.
Terminati i ringraziamenti di rito, Franulovic lascia spazio alle domande. I presenti si concentrano sulla possibilità di aprire anche alle donne il torneo del Principato. La risposta di Zeljko è molto sincera: “Ci abbiamo pensato molte volte, ci sono state idee, proposte, progetti, ma il problema è che non ci sono ulteriori metri quadrati da sfruttare. Abbiamo così deciso di lasciare che il torneo sia solamente riservato agli uomini e di migliorarne la qualità.” Un collega allora avanza l’ipotesi di organizzare in un altro periodo il torneo femminile. “In questo caso dobbiamo considerare due punti. Prima di tutte il calendario degli eventi a Montecarlo è molto serrato. In primavera c’è già il torneo maschile, poi la Formula 1 e in un attimo arriva l’estate e la gente va in vacanza o in spiaggia. In secondo luogo dovremmo pensare a un serio business plan per riuscire a trovare le risorse che ci permetterebbero di offrire un prize money adeguato a un ulteriore torneo”.
Tutti i giornalisti ringraziano per la qualità dei servizi offerti, qualcuno azzarda qualche suggerimento di natura prettamente pratica, poi una domanda su Benoit Paire. “Non è stata data la wild card a Paire a causa del suo comportamento irrispettoso di due anni fa?” Franulovic è deciso: “Assolutamente no! Il comitato del torneo prende la decisione di assegnare le wild card senza guardare né al ranking, né alla nazionalità, ne’ al comportamento. I criteri con i quali viene fatta l’analisi non hanno nulla a che vedere con queste tre cose.”
E così, con un brindisi e molti sorrisi, si conclude l’incontro. Appuntamento al prossimo anno con l’augurio da parte nostra che alla fine possa essere ancora l’inno di Mameli a risuonare sul campo Rainer III.