Periodo di grandi cambiamenti per Sloane Stephens, pronta a iniziare da Madrid la sua campagna sulla terra europea. Dopo aver ufficializzato la proposta di matrimonio ricevuta dal fidanzato Jozy Altidore (attaccante del Toronto FC ed ex nazionale USA), la numero otto del mondo ha annunciato l’ingresso nel suo team di Sven Groeneveld. L’esperto allenatore olandese rientra quindi in pista accettando una sfida stimolante, dopo aver chiuso un anno fa il quadriennio di lavoro al fianco di Maria Sharapova.
Le novità nell’angolo della campionessa dello US Open 2017 erano attese da inizio anno, visto che già in Australia non era stata seguita da Kamau Murray. La separazione dal coach che l’aveva accompagnata in un triennio decisamente proficuo (best ranking al numero 3 WTA) non era stata subito etichettata come definitiva, ma lo è diventata con il passare delle settimane. A inizio febbraio, infatti, il tecnico di base a Chicago ha girato pagina accogliendo nella sua accademia la campionessa olimpica Monica Puig.
Con Groeneveld al suo fianco, Stephens proverà a dare un senso a una stagione che – fino a questo momento – certamente non l’ha vista recitare da protagonista. A Melbourne la corsa si è fermata agli ottavi di finale contro Pavlyuchenkova, la difesa del titolo a Miami non è andata oltre il terzo turno (fermata da Tatjana Maria), mentre solo ad aprile è arrivato qualche sussulto incoraggiante. I quarti di finale a Charleston persi contro Madison Keys (“ero stanca di perdere, mi fa schifo”, lo sfogo, ma anche i due convincenti successi in Fed Cup (pochi game lasciati alle svizzere Bacsinszky e Golubic).
A breve termine, l’obiettivo più importante per Sloane è arrivare nel migliore dei modi al Roland Garros, dove difende la finale persa nello scorso giugno da Simona Halep. A Madrid come a Roma, un anno fa, si è spinta soltanto fino a un migliorabile terzo turno.