OSAKA CONVINCE – Altro passo avanti nel processo di studio della polvere di mattone per la numero uno del mondo, senza grossi problemi nella vittoria in due set contro Aliaksandra Sasnovich. Per Naomi, appena alla seconda apparizione nel main draw di Madrid, si tratta del terzo quarto di finale stagionale, il secondo consecutivo sul sempre meno ignoto rosso dopo quello giocato la passata settimana a Stoccarda. L’esito di un match più o meno a senso unico, per quanto combattuto nella prima metà del set inaugurale (sei giochi sui primi sette chiusi ai vantaggi), non è stato diverso da quello dei precedenti due meeting, anche se la superficie di gioco, per la prima volta diversa dal classico cemento, rendeva il pronostico non necessariamente scontato. Osaka si sta adattando alla terra europea, senza snaturare un tennis comunque capace di produrre nove ace durante gli ottantadue minuti della contesa e tredici vincenti nella sola prima frazione.
Sasnovich, dal gioco sempre pulito per quanto non stia attraversando la miglior fase della carriera, è stata encomiabile nel tentativo di rimanere allacciata, ma nei momenti cruciali l’abitudine alla vittoria e la cilindrata della rivale non le hanno lasciato scampo: troppo vulnerabile sulla seconda di servizio (appena il 29% di punti portati a casa alla stretta di mano), la bielorussa ha subito quattro break e a nulla è valso l’unico golpe riuscito sulla battuta giapponese nel terzo gioco del secondo set. Altra prova convincente per la numero uno in carica, che ora attende la vincitrice della sfida tra Belinda Bencic e Katerina Kozlova, ieri carnefice di Karolina Pliskova.
‘PASSEGGIANDO IN BICICLETTA…’ – Va avanti con le marce altissime Simona Halep sulla strada amica della Caja Magica, dove ha sollevato già due volte il trofeo. Sotto gli occhi di Ion Tiriac e dell’amica Nadia Comaneci, la rumena si sente a casa e spazza via velocemente Viktoria Kuzmova che fatica a ripararsi sotto una pioggia di vincenti. Se il tetto infatti ripara dall’acqua che cade sulla mattinata di Madrid, non esiste protezione per la slovacca che sparisce dal campo agevolando lo show della numero tre del mondo con una prestazione imbarazzante. Il doppio bagel matura in appena 44 minuti e per Halep l’impegno si rivela poco più di un mini (per la durata) allenamento, considerando l’inconsistenza dell’avversaria. Un dato su tutti: Kuzmova ha conquistato appena un punto dalla prima di servizio. Il doppio bagel di oggi è il secondo in carriera per Halep (il primo era arrivato nel 2016 a Bucarest contro Sevastova) e il terzo della stagione WTA dopo le vittorie di Pavlyuchenkova su Jorovic a Monterrey e quella di Sharapova contro Dart al primo turno dell’Australian Open R1. Ai quarti per Simona un test che si preannuncia comunque più probante contro Ashleigh Barty.
BARTY IN RIMONTA, BERTENS IN CIABATTE – La campionessa del Miami Open ha rischiato fino a un certo punto, nonostante il primo set ceduto alla proverbiale garra poco diplomatica di Yulia Putintseva. Senza scomporsi e confortata dai successi mietuti nell’ultimo periodo, Ashleigh ha cominciato a ruminare il suo tennis di difficili letture nei restanti quaranta minuti di gioco, dominati lasciando per strada appena tre game. Molto più facile il compito per Kiki Bertens, come una ruspa nella vittoria in due sulla povera Sevastova. Numeri impietosi ed esaustivi a dir poco per spiegare la mattanza: l’olandese ha raccolto il 92% dei punti con la prima palla in campo senza concedere alcuna palla break, e ha chiuso con venticinque punti in più della rivale. Al Roland Garros la terremmo d’occhio, fossimo in voi.
ha collaborato Pietro Scognamiglio
Risultati:
[3] S. Halep b. V. Kuzmova 6-0 6-0
[1] N. Osaka B. A. Sasnovich 6-2 6-3
[7] K. Bertens b. [12] A. Sevastova 6-1 6-2
[9] A. Barty b. Y. Putintseva 4-6 6-1 6-2
B. Bencic b. [Q] K. Kozlova 6-0 6-2
[8] S. Stephens b. S. Zheng 3-6 6-3 6-2
P. Martic b. D. Vekic 4-6 6-3 3-0 rit.
[2] P. Kvitova b. C. Garcia 6-3 6-3