È uno Stefanos Tsitsipas raggiante quello che si presenta in conferenza stampa dopo la grande vittoria ottenuta contro Rafael Nadal a Madrid. Sin da subito le domande dei giornalisti in sala si soffermano sulle precedenti sconfitte contro il maiorchino, subite a Toronto e agli Australian Open. “Non potete immaginare il sollievo. Non mi piace dirlo ma avevo quasi perso la speranza ad un certo punto, erano tre sconfitte di fila”. E sull’importanza della partita nella sua giovane carriera, il greco dice: “Si, sicuramente è una delle partite migliori che ho mai giocato. Giocatori come Rafa ti sfidano molto sul piano mentale e sono i più difficili contro cui giocare. Credo sia la mia vittoria migliore e la partita più difficile fino ad oggi”.
La conferenza stampa è stata utile anche per comprendere alcuni spunti tattici della partita, per certi versi anche sorprendenti. Infatti Tsitsipas ha sottolineato come per lui Nadal fosse più a suo agio sul cemento australiano che sulla terra madrilena. “Avevo più fiducia nel giocare contro di lui sulla terra che sul cemento. Penso avesse più fiducia nei suoi colpi in quel periodo rispetto ad ora, e la terra mi da più tempo per attaccare e difendere”. E sulla chiave tattica della partita: “Ho fatto più serve&volley, servendo con ottime percentuali, e ho risposto meglio delle altre volte. È stato cruciale tenere bene lo scambio nei suoi turni di servizio”.
In vista della sfida in finale contro Djokovic, il greco non si mostra particolarmente interessato ad un’analisi tattica, quanto più “ad essere mentalmente preparato e pronto per una lunga battaglia. Non ho mai giocato contro di lui sulla terra, non so cosa aspettarmi”. C’è spazio anche per considerazioni personali, come quella sulla forma fisica, parsa nettamente superiore allo scorso anno nonostante le molte partite di questo inizio stagione. “Non penso che l’anno scorso avrei potuto sopportare tutto questo, fisicamente. Mi sento molto più preparato fisicamente rispetto allo scorso anno, e comunque mi prenderò una settimana di riposo prima del Roland Garros”.
Chiusura con una domanda sulla crescita personale e tennistica del greco, che l’anno scorso di questo periodo giocava le qualificazioni a Roma. “Speriamo siano le ultime in carriera. Cosa è cambiato? Sono più esperto e in forma, e l’esperienza è una parte importante del modo di giocare. Uno Stefanos più coraggioso, con più palle e molto più duro mentalmente rispetto lo scorso anno”.
Giorgio Di Maio