I lavori di ristrutturazione e ampiamento del Roland Garros, che in questa edizione 2019 hanno consegnato un Court Philippe Chatrier quasi completamente rinnovato si concluderanno nei prossimi 12 mesi e prevederanno un tetto nuovo di zecca sul campo principale e un sistema di illuminazione su tutti gli altri campi principali. Questo permetterà non solamente di evitare le sospensioni per oscurità dei match iniziati durante la giornata, ma, a partire dall’edizione 2021, anche l’introduzione per la prima volte delle sessioni serali nello Slam parigino.
“A partire dall’edizione 2020 del Roland Garros avremo il tetto sul centrale e un impianto di illuminazione sui quattro campi principali [Chatrier, Suzanne Lenglen, Mathieu e campo 14, dato che il n.1 verrà demolito] che consentirà di portare a termine il programma di gare senza dover sospendere i match al calare della sera – ha detto Xavier de Robien, direttore della Logistica, dei Lavori e della Sicurezza per la Federazione Francese Tennis – per l’edizione 2021, invece, prevediamo di avere l’illuminazione su tutti i campi e di introdurre la sessione serale sul Philippe Chatrier”.
Nonostante tutto sarà pronto dal prossimo anno per poter teoricamente iniziare le sessioni serali, la Federazione Francese ha preferito di ritardare di un anno la loro introduzione per assicurarsi di poter gestire in maniera ottimale la nuova tecnologia del tetto.
Questa importante innovazione lascerà solamente Wimbledon a non permettere il gioco in notturna (eccetto per il Centrale e, da quest’anno, il Campo n.1), fatto comunque reso altamente sconsigliabile dalla superficie erbosa, che con l’umidità della sera diventerebbe particolarmente scivolosa e verrebbe oltremodo danneggiata dal gioco in quelle condizioni. A Parigi, invece, la “ragion di stato ha prevalso” sulla tradizione, dal momento che la decisione presa nel 2011 di rimanere nella sede attuale implica l’impossibilità di allargamenti significativi e di un aumento delle 50.000 persone al giorno per cui l’impianto è omologato. Di conseguenza, l’unico modo per tentare di accrescere il numero di spettatori e non perdere terreno nei confronti di Wimbledon e Indian Wells, che registrano presenze superiori (Australian Open e US Open sono ormai lontanissimi), è quello di aumentare le sessioni di gara.
La presenza delle luci sugli altri campi, in particolar modo sul Suzanne Lenglen, sarà propedeutica alla trasformazione che l’impianto subirà in occasione dei Giochi Olimpici 2024, durante i quali i 10.000 posti del secondo stadio in ordine di importanza non saranno dedicati al tennis ma vedranno disputarsi le gare olimpiche di boxe, sotto una “copertura leggera” che sarà messa in opera poco prima dell’edizione 2024 del Roland Garros.