[3] R. Federer b. [LL] O. Otte 6-4 6-3 6-4 (da Parigi, il nostro inviato)
Tutto facile oggi per Roger Federer, nel match del secondo turno del tabellone maschile del Roland Garros. Come ampiamente previsto alla vigilia, il tedesco Oscar Otte – n. 144 del mondo e per la seconda volta di fila lucky loser qui a Parigi (lo scorso anno perse subito contro Berrettini – non poteva rappresentare un test particolarmente significativo per il fuoriclasse svizzero. Con un break per set (“Questo era il piano. No non è vero…” ha risposto scherzosamente Roger alla domanda del giornalista sul fatto di aver sfruttato tre delle quattro palle break avute a favore), in un match privo di particolari sussulti dal punto di vista agonistico (fatta forse eccezione per le due palle del contro break annullate da Roger quando è andato a servire per il secondo set), il fuoriclasse di Basilea ha conquistato l’accesso al terzo turno, a dire il vero senza brillare in modo particolare. Ma vincendo comunque in poco più di un’ora e mezza di gioco.
Come detto, la partita non ha fornito particolari spunti di cronaca. Sicuramente c’è da dare merito ad Oscar Otte di non aver fatto trasparire l’emozione nell’affrontare sul campo centrale parigino una leggenda come Roger Federer nel suo terzo match a livello Slam. Il giocatore tedesco ha fatto il massimo possibile, affidandosi al servizio e alla aggressività da fondo per restare il più possibile a ruota del n. 3 del mondo. Federer dall’altra parte non iniziava particolarmente centrato, specie con il rovescio. Ma la sensazione era che, pur senza entusiasmare, “The Swiss Maestro” fosse in assoluto controllo. Lo dimostrava il fatto che alla prima sbavatura al servizio di Otte, nel decimo gioco, otteneva il break che gli valeva la conquista del primo set per 6-4.
Dopo mezz’ora di gioco non particolarmente frizzante, il pubblico non aspettava solo che poter applaudire qualche magia del campione svizzero. Che all’inizio del parziale qualcuna iniziava a regalarla: un paio di smorzate al bacio, delle risposte anticipate da entrambi i lati. Ma continuavano ad essere inframezzate da qualche errore di troppo, specie quelle “steccate” che di solito sono il segnale che Roger non è particolarmente in giornata. Così gli “oohhh” del pubblico erano alternativamente di ammirazione e di delusione. Ma Federer continuava a gestire il match senza grossi patemi, vincendo tre game di fila a zero sul proprio servizio prima di strappare la battuta ad Otte ed andare a servire per il set. Qui, come detto, l’unico momento di suspense del match, con il pluricampione Slam che concedeva le prime palle break del match al suo avversario sul 15-40. Ma era solo un momento di disattenzione: Federer alzava subito il livello di quel tanto che bastava per ribaltare il punteggio del game ed incamerare per 6-3 il secondo set.
Il 25enne giocatore tedesco non si scoraggiava (ammirevole per uno che era alla sua quinta partita a livello ATP) e riprendeva a macinare il suo gioco da fondo. Che gli valeva altre due palle break nel quarto gioco del terzo parziale, anche queste però annullate da Federer senza grossi problemi. La sensazione era che lo svizzero attendesse solo l’occasione per fare il break decisivo per chiudere l’incontro. Avveniva nel nono gioco, forse anche per “colpa” di Otte, reo di aver osato una smorzata a cui faceva seguire un passante vincente sul recupero di Federer. Magari non sarà stato per quello, ma Federer infilava quattro punti consecutivi ed andava servire per il match.
Non subito, perché il pubblico iniziava una ola che non si arrestava neanche al richiamo dell’arbitro: forse era il modo per far capire a Federer di volere rimanere ancora un po’ a vederlo. Lo svizzero però non si impietosiva e chiudeva subito per 6-4 al game successivo, conquistando per la 15esima volta la qualificazione al terzo turno del Roland Garros. Purtroppo ad aspettarlo non ci sarà Matteo Berrettini, come si sperava, ma il norvegese Ruud: “Non l’ho mai affrontato, ma so che è cresciuto molto in questo ultimo periodo, è uno dei migliori della nuova generazione. Prenderò il match molto sul serio.“