Dal nostro inviato a Londra,
Cielo grigio, vento freddo e pioggerellina sottile sono stati l’accoglienza perfettamente londinese per gli spettatori in coda fuori dal cancello del Queen’s Club la mattina del sabato di qualificazioni, ovvero l’inizio ufficioso dei Fever-Tree Championships 2019. Il primo dei due giorni a ingresso libero (fino a 800 persone) ha però regalato ai fedeli della piccola queue otto match da seguire, oltre alla possibilità di sbirciare gli allenamenti dei big.
L’erba ancora immacolata dei campi secondari è stata saggiata per prima dalla sfida frizzante tra Alexander Bublik e il diciassettenne Jack Draper, finalista a Wimbledon junior lo scorso anno, che esordiva nel circuito ATP grazie a una wild card. Da parte sua Bublik ha tirato un po’ troppo la corda, giocherellando contro un ragazzetto molto motivato che è riuscito a caricarsi ed entrare in partita alla prima opportunità: mancato per poco un contro-break nel finale di primo set, nel secondo Draper a suon di vincenti (tra cui un tweener!) ha rimesso il punteggio in parità; persino nel parziale decisivo il britannico è riuscito a risalire da 0-4 a 3-4 e servizio, prima che Bublik si riordinasse abbastanza da chiudere l’incontro.
Successi veri e propri invece per gli altri due “invitati” al circolo della regina, l’altro britannico James Ward e un volto noto del tennis su prato come Nicolas Mahut. Il francese è stato co-protagonista dell’incontro più intenso del giorno insieme a Nicolas Jarry, che meno di 24 ore prima era in campo a ‘s-Hertogenbosch per provare invano a ottenere semifinale e special exempt per saltare le qualificazioni a Londra (impresa riuscita invece a Mannarino). Sostenuto da un buon numero di tifosi, nonostante l’assenza di vere tribune, Mahut ha avuto bisogno di giocare quattro match point e di annullarne uno prima di spuntarla al tie-break decisivo, al quale era stato costretto dopo aver servito invano per la vittoria già nel secondo set.
Nella giornata di domenica, al turno decisivo per accedere al tabellone principale, Mahut affronterà Alejandro Davidovich Fokina, quasi diciott’anni più giovane di lui. Lo spagnolo classe 1999 ha mostrato nell’ora e un quarto necessaria al suo primo successo al Queen’s una tenacia estranea a Bernard Tomic, il suo avversario: caduto a terra dopo appena un quindici dell’incontro, Fokina si è rialzato e ha combattuto con le sue armi, tirando su da terra gli insidiosissimi tagli raso-rete, giocando pallonetti vincenti sulle discese a rete “pantofolate” dell’avversario, e indirizzando il tie-break finale con due punti vinti ancora una volta rimettendosi in piedi dopo uno scivolone.
Risultati:
[WC] N. Mahut b. [1] N. Jarry 6-3 6-7(4) 7-6(6)
A. Davidovich Fokina b. [5] B. Tomic 6-4 7-6(3)
[2] R. Carballes Baena b. A. Popyrin 6-2 5-7 6-4
[8] A. Bedene b. J. Zopp 6-2 7-6(2)
[3] A. Bublik b. [WC] J. Draper 6-2 1-6 6-3
T. Paul b. [6] B. Klahn 6-1 6-4
[4] I. Karlovic b. P. Polansky 6-3 7-5
[WC] J. Ward b. [7] P. Gunneswaran 6-1 6-4