dal nostro inviato a Londra
Si sa, nello sport tutto può accadere. Certi risultati però sono più sorprendenti di altri, e quello che ha scosso la mattinata del Queen’s Club va dritto in cima alla lista della settimana. Sembrava già scritto: il depliant offerto all’ingresso parlava di un Cilic “pronto per Schwartzman”, sottintendendo una vittoria facile per il campione in carica, che le quote dei bookmakers confermavano con un 1.18 contro addirittura il 4.50 per l’argentino. Invece è stato ancora Davide a battere Golia, stavolta con un doppio 6-4 quasi a senso unico.
L’esempio mitologico per una volta va al di là delle pur evidenti differenze di altezza: Cilic, che sfiora i due metri, portava all’incontro un palmares verde coronato da due titoli al Queen’s e una finale a Wimbledon; Schwartzman, un metro e settanta con le scarpe, a Palliser Road ci era arrivato con una sola vittoria su erba in tutta la carriera. “Dieguito” è stato però fenomenale a compensare le differenze con un’ottima partita, fatta non solo di grinta ma anche di scelte intelligenti ed esecuzioni precise. Due aspetti in cui Cilic è stato troppo carente, sbagliando soprattutto con il dritto (quasi 20 errori gratuiti) e finendo per esaltare il suo avversario: alla fine negli highlights ci andranno i tanti bei colpi usciti dalla racchetta di Schwartzman, tra cui alcuni splendidi passanti sulle righe, una palla corta vincente da fondo, e la splendida volée difensiva per convertire il match point.
“Davvero non me lo aspettavo all’inizio della settimana” ha detto Schwartzman con sincerità nell’intervista post-partita a bordo campo, “ero venuto qui soltanto per prendere un po’ di ritmo prima di Wimbledon”. Quando qualche giorno fa gli avevano domandato cosa gli facesse venire in mente l’erba, la sua risposta era stata scherzosa: il calcio. “E ora invece sono nei quarti di finale, sto giocando a un gran livello, ho battuto un campione di questo torneo”. A giudicare dal tennis sciolto e spensierato forse il trucco è stato proprio approcciare l’erba, enigmatica per molti, senza la minima aspettativa. “Mi sento davvero bene, sto servendo bene, giocando aggressivo ogni punto”. La sua palla viaggia magari ancora troppo alta sulla rete, ma di certo i puristi non hanno avuto motivi per storcere il naso. I tanti applausi giunti dalle tribune riservate ai membri del circolo ne sono la testimonianza.
Il percorso di Diego, finora indisturbato dai cambi di programma dovuti alla pioggia, proseguirà con il quarto di finale contro Daniil Medvedev. Non sarà facile, ma adesso è davvero ancora lui lo sfavorito?
Risultati:
Secondo turno
[1] S. Tsitsipas b. J. Chardy 4-6 7-6(0) 7-6(4)
[8] F. Auger-Aliassime b. N. Kyrgios 6-7(4) 7-6(3) 7-5
[WC] F. Lopez b. [3] J. M del Potro W/O
[6] M. Raonic b. [Q] A. Bedene 6-3 7-6(3)
D. Schwartzman b. [5] M. Cilic 6-4 6-4
[4] D. Medvedev b. L. Pouille 7-6(9) 6-7(5) 6-4
[Q] N. Mahut b. [7] S. Wawrinka 3-6 7-5 7-6(2)
G. Simon b. [2] K. Anderson 6-1 4-6 6-4
Primo turno
[1] S. Tsitsipas b. K. Edmund 6-3 7-5
N. Kyrgios b. [LL] R. Carballes Baena 7-6(4) 6-3
[8] F. Auger-Aliassime b. G. Dimitrov 6-4 6-4