Come vi abbiamo già raccontato, è stata una splendida settimana per il tennis azzurro nel circuito cadetto col secondo sigillo a livello Challenger da parte di Jannik Sinner che si è imposto a Lexington. Ottima vittoria anche di Stefano Travaglia sulla terra di Sopot, ma la prima sette giorni di agosto ha offerto anche altri motivi di interesse. Vince Hyeon Chung al rientro a Chengdu, trionfa Kuhn in casa a Segovia e vince il secondo challenger in carriera Milojevic a Liberec.
Challenger Lexington (USA, hard outdoor, montepremi $54.160)
Al secondo torneo della prima trasferta USA nella carriera di Jannik Sinner, arriva il secondo titolo Challenger della carriera dell’altoatesino, senza il conforto del tifo come era accaduto a Bergamo. Dopo un primo turno più sofferto del previsto contro Zakharov, dal match col bombardiere Cressy in poi il nostro Jannik ha sensibilmente alzato il livello sconfiggendo, sempre in tre set, anche il coreano Duckhee Lee, ottimo prospetto divenuto celebre anche per la sua totale sordità. La semifinale con Aragone è stata più semplice del previsto e il test più duro è stato quello in finale contro il mancino Bolt, che specialmente nel terzo set, escluso il break iniziale abbastanza regalato al giocatore italiano, ha alzato il livello ed è riuscito ad annullare tre match point, uno dei quali con uno scambio entusiasmante da quasi 30 colpi, prima di cedere al quarto commettendo un deleterio doppio fallo.
Sfondato il muro dei primi 150 giocatori al mondo, l’approdo nei primi 100 entro la fine dell’anno è tutt’altro che utopia, ma è bene restare con i piedi a terra, come dimostra Jannik dichiarazione dopo dichiarazione e partita dopo partita, quindi la concentrazione va sul Challenger di Aptos dove l’altoatesino giocherá la prossima settimana. Sinner esordirà contro l’australiano Maverick Banes (n.228 ATP).
Finale: J. Sinner b. A. Bolt 6-3 4-6 6-4
Challenger Sopot (Polonia, terra battuta, montepremi €92.040)
Un solo set perso in tutta la settimana da parte di Stefano Travaglia che vince il secondo titolo stagionale ed entra tra i primi 80 giocatori al mondo per la prima volta in carriera. Un’ottima cavalcata da parte del tennista marchigiano che, dopo un esordio facile contro Michalski, ha avuto la meglio di due specialisti del rosso come Elias e Safwat perdendo complessivamente appena 14 giochi e dimostrando che il suo tennis, nelle giornate migliori, appartiene a una categoria decisamente superiore. La combinazione servizio e dritto ha funzionato al meglio anche nel match di semifinale contro Lamasine, regolato con lo score di 6-1 7-5. Travaglia ha così potuto giocare la terza finale stagionale, nella quale ha sconfitto un buon Filip Horansky che ha speso moltissimo nel secondo set per rientrare in partita, ma ha pagato dazio accorciando i colpi e permettendo al nativo di Ascoli di vincere nettamente il set decisivo. ‘Stetone‘ puó adesso volare in America e concentrarsi sulla stagione su cemento.
Finale: S. Travaglia b. F. Horansky 6-4 2-6 6-2
Challenger Chengdu (Cina, hard outdoor, montepremi $135.400)
Ritornare dopo sei mesi e vincere subito un titolo non è mai facile, ma Hyeon Chung ce l’ha fatta: il coreano, tartassato negli ultimi 18 mesi da problemi fisici che gli hanno impedito di ripetere brillanti risultati come la semifinale ottenuta agli Australian Open, è rientrato questa settimana e conquistato il suo nono Challenger in carriera dopo due anni di assenza dal circuito cadetto. Il test contro Di Wu al secondo turno è stato molto duro per la condizione atletica di Chung, bravo ad imporsi dopo oltre due ore e mezza di lotta. Altri tre set nel derby coreano contro Nam son valsi a Chung l’accesso alle semifinali dove ha sconfitto l’ex top 100 Tatsuma Ito in due parziali giocando la miglior partita della settimana. La finale contro Yuichi Sugita, che un anno e mezzo fa sarebbe potuta essere quella di un torneo ATP, in quanto entrambi stazionavano stabilmente dentro i primi 50 giocatori al mondo, è stata sempre in controllo del coreano che si è imposto col punteggio di 6-4 6-3 per un successo che in termini di fiducia vuol dire sicuramente tanto. Chung guadagna 25 posizioni in classifica e va al 141esimo posto.
Finale: H. Chung b. Y. Sugita 6-4 6-3
Challenger Segovia (Spagna, hard outdoor, montepremi €69.280)
Dopo il successo del 2017 che aveva sorpreso tutti sulla terra di Braunschweig, Nicola Kuhn torna a conquistare un titolo a livello Challenger sui campi in cemento di Segovia, al termine di una settimana memorabile dove ha dimostrato di essere migliorato sulle superfici più rapide, mostrando un tennis più offensivo rispetto al passato. Bella la vittoria al terzo turno contro l’ucraino Marchenko, lontano dalla miglior condizione ma che sui campi rapidi è sempre un test impegnativo. Per arrivare sino in finale, Kuhn è stato aiutato dalle premature eliminazioni di tutte le teste di serie in quel lato di tabellone, infatti ha sconfitto due avversari sicuramente non irresistibili come il turco Celikbilek e lo svedese Eriksson, giunto in semifinale molto stanco dopo oltre dieci ore di match e infatti dominato con un duplice 6-2. Livello notevole nella finale contro il russo Kotov, che alla prima finale challenger in carriera ha pagato un po’ la pressione nelle fasi iniziali ma pian piano ha iniziato a sciorinare il suo miglior tennis costringendo Kuhn a soffrire molto nel secondo parziale, vinto solamente al tie-break dopo tante occasioni mancate da ambo le parti. Bel balzo in classifica e ingresso in top 200 per Kuhn (188esimo), dopo la fugace apparizione di metà 2018.
Finale: N. Kuhn b. P. Kotov 6-2 7-6(4)
Challenger Liberec (Rep. Ceca, terra battuta, montepremi €46.600)
Secondo titolo in carriera per Nikola Milojevic che dopo una stagione con tanti buoni piazzamenti vince a Liberec al termine di una settimana nel corso della quale ha faticato non poco per battere avversari di gran livello come Coria, Taberner e Vesely, anche se quest’ultimo è apparso in gravi difficoltá fisiche e non si è ritirato solamente per onorare il torneo di casa. La finale contro il brasiliano Rogerio Dutra Silva è stata estremamente lottata con tantissimi scambi interminabili e incitamenti continui da ambo le parti: a prevalere, col punteggio di 6-4 al terzo sigillato da un magnifico rovescio lungolinea, è stato Milojevic che da questa settimana rientrerá trà i primi 150 al mondo.
Finale: N. Milojevic b. R. Dutra Silva 6-3 3-6 6-4
A cura di Andrea Pellegrini Perrone