da Montreal, il nostro inviato
[1] R. Nadal b. [Q] D. Evans 7-6(6) 6-4
Daniel Evans, il talentuoso giocatore inglese risalito nei pressi della top-50 ATP dopo la squalifica per uso di sostanze proibite (cocaina, brutta storia, ma da apprezzare l’onestà di Dan nell’ammettere l’errore, pagare il dovuto senza vittimismi, e poi rientrare nel circuito ripartendo dal basso), è uno che spesso rende molto belle le sue partite, che le vinca o che le perda. Ricordo un godibilissimo secondo turno contro Federer in Australia quest’anno. Opposto a Rafa Nadal, che esordiva nel torneo, ha piazzato un gran primo set, tra un’interruzione per pioggia e l’altra, costringendo lo spagnolo a salire molto di livello. Nadal ha dovuto recuperare un break (era sotto 3-1), salvare due set point consecutivi nel tie-break con altrettanti dritti vincenti (ne aveva cancellati due anche Evans sul 5-4), per poi chiudere 7-6.
Ottimo tennis a tutto campo di Dan, con serve&volley, anticipi di rovescio a una mano, botte lungolinea di dritto, buonissimi tocchi al volo, il repertorio completo insomma. Lo show dell’inglese nei primi game, però, è stato facilitato da un ingresso in partita non proprio a “mille” di Rafa, che palleggiava senza la consueta esplosività e spesso abbastanza corto.
Come sempre avviene quando si parla di fuoriclasse, una volta punzecchiati nel gioco e nel punteggio, è bastato che Rafa ingranasse una marcia più alta per mettere all’angolo l’avversario. L’inizio del secondo set vede Evans, comprensibilmente scosso dalle occasioni mancate, cedere subito la battuta ben pressato da ottime risposte e accelerazioni di Nadal. Sul 2-0 per lo spagnolo, l’ennesima interruzione per pioggia si protrae per quasi due ore.
Dovesse interessare a qualcuno, tanto per, ecco la playlist che il DJ dello stadio ha proposto a rotazione durante la lunga pausa:
Singing in the rain (Gene Kelly)
Rain (The Cult)
Here comes the rain again (Eurythmics)
Purple Rain (Prince)
Raindrops keep fallin’ on my head (BJ Thomas)
No rain (Blind Melon)
I love a rainy night (Eddie Rabbit)
Rain (Madonna)
Only happy when it rains (Garbage)
Have you ever seen the rain (Rod Stewart)
Smaltita la delusione per non aver ascoltato “November Rain” dei Guns n’ Roses (la più bella “rock ballad” di sempre, dico), il gioco riprende solo alle 16, con Dan che sembra nuovamente convinto e pimpante e tiene bene la battuta. Evans attacca e fa belle cose a rete, Nadal risponde con diversi gran drittacci dei suoi, molto efficace come sempre lo sventaglio a uscire. Nel quinto game Dan salva con la volée di rovescio una palla del doppio e probabilmente definitivo break, e subito dopo quasi a sorpresa incassa tre brutti gratuiti dello spagnolo, e realizza il contro-break, siamo 3-3.
Non è un super-Rafa, questo è sicuro, ma ci può stare qualche ruggine per adattarsi alla superficie. Reazione immediata per Nadal, che quasi di fastidio per la situazione brekka ancora, le nuvole si stanno scurendo nuovamente, il pomeriggio di tennis è a rischio vedendo anche le previsioni. Lo spagnolo rimane concentrato, sale 5-3, e rintuzza i tentativi di rimonta di Evans, che ora sta anche servendo in modo assai efficace.
Alla battuta per il match sul 5-4, Rafa mette una buona palla corta, uno schema classico servizio a uscire/dritto dall’altra parte, poi va a giocare una gran volée che viene però punita dal successivo passante di Dan e infine mette altri due vincenti (dritto e smash) per chiudere la contesa. Considerata la “verve” del bravo Evans e le condizioni di gioco non semplici, con tanta umidità e le interruzioni, è stato un onesto ingresso nel torneo per Nadal. Chiaramente, ci aspettiamo tutti di vederlo salire di livello nelle prossime partite.
“Ho gran bei ricordi su questo campo, fin dal 2005, e amo Montreal, che bella città. Sono contento di essere passato, l’avversario era forte, e non è mai facile giocare con le pause. Ho sempre sentito il sostegno del pubblico qui, grazie a tutti per essere qui a sostenere il nostro sport“, è il commento finale di Rafa.