Il 2019 di Kevin Anderson non è stato dei migliori. Dopo una scorsa stagione di assoluto livello, chiusa al N. 6 delle classifiche ATP dopo la seconda finale Slam in meno di un anno e la vittoria più prestigiosa della carriera a Vienna, sembrava che altri successi fossero all’orizzonte, con la vittoria a Pune e il quinto posto come best ranking a gennaio.
Da lì, però, il sudafricano ha dapprima rinunciato a 3 tornei (Long Island, Acapulco, e Indian Wells) per un problema al gomito destro, poi, dopo i quarti di Miami persi con Federer, ha saltato tutta la stagione su terra per un infortunio al ginocchio destro. Dopo una fugace apparizione sui prati londinesi (3 vinte e 2 perse fra Queen’s e Wimbledon), lo stesso problema l’ha costretto a saltare Washington, Montreal e Cincinnati – la sua stazza (203 cm per 94 kg) certamente non l’ha certamente aiutato a recuperare, come spesso succede.
Il risultato è che Anderson ha giocato solo 15 partite in stagione, e ha quindi deciso di chiedere una wildcard (prontamente concessa) per il torneo di Winston-Salem, 250 che si disputerà la prossima settimana in North Carolina.
“Siamo felici di avere Kevin a Winston-Salem e che giocherà qui i suoi primi match da Wimbledon,” ha detto Bill Oakes, direttore del torneo. “È un grande giocatore e sa che questo torneo gli darà una grande chance di prepararsi per gli US Open. Sappiamo che ha avuto problemi di infortuni quest’anno, ma non vediamo l’ora di vederlo giocare qui.”
Anderson, che è cittadino americano (vive in Florida e ha studiato alla University of Illinois at Urbana-Champaign) e quindi non dovrebbe aver problemi di visto come successo ad altri colleghi, ha già vinto a Winston-Salem nel 2015, quando subito dopo fece i quarti a New York eliminando Murray al quarto turno.
Inoltre, sarà testa di serie N. 2 dopo Borna Coric, e diventa la terza wildcard annunciata dal torneo dopo Tomas Berdych (per gli stessi motivi) e Denis Shapovalov, in quello che è il più grande ATP 250 in termini di tabellone, con ben 48 partecipanti – lo stesso numero di Bercy, per intenderci.
Tommaso Villa