Quel “non credo di aver ancora giocato il mio miglior tennis” di Andreescu in conferenza stampa, suona un po’ come un avviso verso la sua prossima avversaria, quella Belinda Bencic che proprio come Bianca ha centrato a New York la prima semifinale Slam della carriera. La svizzera ha chiuso in due set il suo quarto di finale contro Donna Vekic, mentre Andreescu ha dovuto faticare per due ore per superare al terzo la belga Elise Mertens. “A fine match ho guardato verso il mio team e ho detto, ‘è tutto vero?’. Per due volte. In quel momento non riuscivo davvero a crederci. Poi mi sono seduta e non potevo smettere di ridere, come adesso!”, ha esclamato ridendo la canadese nella conferenza stampa post match.
LA CHIAVE DELLA PARTITA – “Dopo aver perso il primo set mi sono semplicemente detta di continuare a lottare, di non mollare, sperando così di poter cambiare le cose. Non è finita finché non è finita. Non puoi sapere cosa accadrà, quindi cerco sempre di giocare ogni punto come se fosse l’ultimo. Ho cercato di essere più aggressiva. Sentivo di aver sbagliato troppo nel primo parziale. Ho visto che stava cercando molto il mio rovescio, così ho cercato di andare maggiormente in lungolinea con quel colpo, in modo da costringerla ad andare sul mio dritto… perché amo il mio dritto!”.
THE ROAD SO FAR – “Sarò onesta, non credo di aver ancora giocato il mio miglior tennis. Ho lottato al massimo ogni giorno con quello che avevo in quel momento. Questa per me è la cosa più importante, vale per tutti gli sportivi: non tutte le giornate sono buone giornate. Ho lottato duramente per arrivare a questo punto del torneo, penso di meritare questo traguardo. Spero di poter andare fino in fondo”.
MOTIVAZIONI – “Serve tanto lavoro, e passione… quella c’è sempre. Anche nei momenti difficili cerco sempre di rimanere ottimista. Se un anno fa mi avessero detto che avrei giocato la semifinale allo US Open, avrei risposto: ‘Sei pazzo!’. Sono davvero orgogliosa di me stessa, anche del il modo in cui ho gestito il periodo dell’infortunio. Tengo viva la passione”.
VERSO LA SFIDA CON BENCIC – “Ci siamo allenate insieme a Toronto e quello che ho scoperto è che colpisce la palla con tanto anticipo. Le piace essere aggressiva, ha un buon servizio e si muove anche molto bene. Mi concentrerò soprattutto su me stessa, sul continuare a fare quello che ho fatto finora, perché penso che il mio gioco stia facendo fuori diverse giocatrici“.