Da New York il nostro inviato
[15] B. Andreescu b. [13] B. Bencic 7-6(3) 7-5
Una splendida battaglia, almeno per un set e mezzo, ha eletto la sfidante ufficiale di Serena Williams nella finale di questo US Open 2019. La canadese Bianca Andreescu prosegue il suo cammino fatto di 23 vittorie consecutive (nei match nei quali è scesa in campo) battendo in due set Belinda Bencic in una partita nella quale la svizzera ha non pochi rimpianti. Non soltanto nel secondo set non ha sfruttato un vantaggio di 5-2 pesante, perdendo cinque giochi consecutivi e gli ultimi quattro turni di battuta dopo che per quasi un’ora e mezzo non aveva concesso palle break, ma nel primo set ha tremato proprio nel momento più importante, cedendo otto punti consecutivi tra il dodicesimo game e l’inizio del tie-break offrendo una chance irripetibile alla sua più giovane avversaria.
Nessuna sorpresa sul piano tattico del match: le due protagoniste sono eccellenti colpitrici ed entrambe cercando di guadagnare campo appena possono. Bencic è molto attenta a tenere in campo la prima e cerca di spostare l’avversaria per evitare che cominci a colpire i suoi vincenti. Andreescu cancella due palle break sull’1-2, altre tre sul 2-3, tutte a modo suo, con vincenti. Se i media canadesi hanno fatto volare un bel po’ di persone da Toronto per coprire la semifinale di Bianca, sugli spalti dell’Arthur Ashe non si sentono troppi tifosi venuti dal Nord per sostenere la loro connazionale, e l’atmosfera, dopo il vernissage di Serena, è abbastanza sterile nonostante l’ottimo spettacolo in campo. Andreescu fatica da morire sulla seconda di servizio (siamo intorno a un punto vinto su quattro), deve salvare un set point sul 4-5, e lo fa con un diritto lungolinea da lustrarsi gli occhi. Dopo un’ora di gioco si arriva al tie-break, che Bencic inizia malissimo: un doppio fallo e due gratuiti di diritto mandano Andreescu sul 5-0 (completando una serie di otto punti consecutivi dal 15-30 dell’ultimo game) con la canadese che chiude poco dopo sul 7-3.
Dopo un set giocato benissimo ma fatalmente segnato da uno 0 su 5 sulle palle break, Bencic ricomincia come se niente fosse e con un parziale di 8 punti a 2 si porta subito 2-0, con il pubblico sulle tribune che allo scoccare delle 22 si è improvvisamente dimezzato per raggiungere i parcheggi o il treno per Manhattan. Andreescu sembra un po’ più lenta dalla parte sinistra e la svizzera prova a infilare la racchetta in quella piccola crepa e fare leva, ma non riesce ad estendere il suo vantaggio. Il pallino del gioco è comunque saldamente nelle sue mani, e dopo un bruttissimo errore su una volée che manda al vento l’undicesima palla break trova comunque il 4-1 pesante che sembra chiudere il discorso del secondo set.
Il livello di gioco cala, le due protagoniste tirano fiato: dopo un set senza break ce ne sono quattro consecutivi, Bencic, che non aveva concesso palle break nel primo set cede il servizio per tre volte consecutive, arrivando ad applaudire sarcasticamente il pubblico quando concede il 5-5 con il nono doppio fallo del match. Il “Medvedev in gonnella” non gradisce il brusio di fondo di questo pubblico non troppo coinvolto, ma che esplode in una standing ovation quando Andreescu conquista un punto con due grandissime difese. Così dopo aver condotto per 5-2 pesante, Bencic si trova a servire sul 5-6 per rimanere nel match. Bianca è come uno squalo che annusa sangue e si avventa sulla chance di chiudere il match: il primo match point se ne va con un vincente di Bencic, sul secondo mette in rete un brutto diritto, ma sul terzo la sua risposta è letale.
Andreescu arriva così alla sua prima finale di un torneo dello Slam dove proverà a frapporsi tra Serena Williams e il suo ventiquattresimo titolo. Il match sarà la rivincita della finale della Rogers Cup disputatasi un mese fa, nella quale Serena dovette ritirarsi per problemi alla schiena.
Il tabellone femminile completo (con tutti i risultati aggiornati)