Tutto sommato non è stato un brutto rientro nel circuito ATP in singolare per Andy Murray. L’ex numero uno del mondo lascia il torneo di Zhuhai al secondo round, ma i due match giocati con Sandgren (vittoria) e le quasi tre ore di lotta con Alex De Minaur ci riconsegnano un Murray all’altezza tennisticamente e ancora indietro dal punto di vista fisico. L’australiano ha vinto in rimonta dopo due ore e 41 minuti, arginando uno scatto d’orgoglio di Andy nell’ultimo game, tipico del grande campione. Il set d’apertura dello scozzese è il più convincente: spreca sì tre palle break, ma regge bene gli scambi più intensi e ‘Demon’ ci mette 16 minuti a conquistare un break sull’1-1 che cederà poco più tardi.
Nel decimo game si vede un ottimo Murray, scattante e potente nei colpi da fondocampo. Il secondo break in dieci minuti gli vale il primo set dopo più di un’ora di gioco, 6-4. Il calo però arriva subito dopo ed è piuttosto vistoso. Andy cede malamente il servizio nel primo game, raccoglie le briciole nei turni di De Minaur, che dal 3-2 in suo favore inanella un parziale di 12 punti a zero per chiudere il secondo set.
Murray, in debito d’ossigeno, sembra abbia appena fatto una doccia coi vestiti indosso, tanta è l’umidità nell’aria. È il servizio a tenerlo a galla per buona parte del parziale decisivo. Con un vincente e due aces ribalta un vitale primo game e prova a fare gara ti testa. Il turning point arriva sul 4-3 (per Murray) 30-30. De Minaur vince un braccio di ferro lungo 29 colpi in cui lo scozzese si gioca la carta dell’attacco in controtempo, ma viene passato. Il punto meraviglioso spossa Murray, che al termine di un game terribile cede la battuta a zero. Con due dritti vincenti in fila (uno sul match point per Demon) prova a rifiutare una sconfitta ormai annunciata, ma il giovane australiano cancella tutte e tre le palle del contro-break e guadagna i quarti di finale.
Ora Andy volerà a Pechino con il ranking protetto e poi parteciperà al Masters 1000 di Shanghai. La prossima settimana però, dal momento che gli sono stati tolti i 45 punti conquistati a Shenzhen lo scorso anno, scivolerà fuori dai primi 500 giocatori della classifica.
IL RITIRO DI STEFANOS – L’altissimo livello di umidità ha destabilizzato anche il numero uno del seeding Stefanos Tsitsipas. Il greco, dopo il lungo viaggio da Ginevra e i festeggiamenti della Laver Cup vinta dalla sua Europa sul Team World, ha dovuto abbandonare l’incontro d’esordio contro Adrian Mannarino sul punteggio di un set pari (6-3 5-7) per un malessere generico. Dopo un avvio discreto Tsitsipas è apparso in difficoltà nei primi turni di battuta del secondo set, ha salvato tre set point nel decimo game ma ha ceduto il set due game più tardi. È arrivata durante la pausa la chiamata del medical time out, il medico ha misurato la pressione a Tsitsipas che non era più in grado di proseguire. Tornerà anche lui in campo a Pechino.
Risultati:
[Q] D. Dzumhur b. [Q] S. Kwon 7-6(3) 6-2
A. Seppi b. [WC] Z. Zhang 7-6(4) 4-6 7-6(8)
A. Mannarino b. [1] S. Tsitsipas 3-6 7-5 rit
[2] R. Bautista Agut v. P. Andujar 7-5 7-5
[4] B. Coric b. [WC] D. Wu 6-3 6-3
[7] A. de Minaur vs [PR] A. Murray 4-6 6-2 6-4