TENNIS – Diamo i voti al Combined di Madrid: Sharapova e Nishikori i migliori, Nadal promosso con riserva. Occasione persa per Ferrer e Radwanska, mentre Giraldo e Garcia sorprendono.
Kei Nishikori
E’ ovvio, scontato e lapalissiano ma si può contestare che il vincitore morale di Madrid sia lui? La doppietta Barcellona-Madrid è roba da pochi!
Con i se e con i ma non si fa la storia ( neanche del tennis) però raramente avevo visto Nadal così dominato sulla terra rossa fino all’infortunio del giapponese.
I due tie-break vinti con Raonic e soprattutto la maratona con Ferrer hanno evidenziato un nuovo Nishikori, che ha le carte in regola per restare a lungo nella top-10 appena conquistata: molto propositivo, straordinario in alcune soluzioni in cross con il rovescio che mi hanno ricordato il miglior Nalbandian e soprattutto solidissimo al servizio e determinatissimo nei punti importanti, specie nelle palle break. In finale è mancata l’apoteosi solo a causa dell’infortunio alla schiena ma il modo in cui ha sballottato per il campo Nadal non lo dimenticheremo facilmente.
VOTO: 9,5
Rafael Nadal
Giudizio difficile francamente. Rafa è arrivato in finale lasciando le briciole ai suoi avversari: ma Berdych a parte ( con cui però siamo a diciassette vittorie di fila…), si possono considerare attendibili i test con Monaco, Nieminen e Bautista Agut?
Sicuramente Rafa è apparso in progresso rispetto alle precedenti uscite sul rosso e alle sconfitte con Ferrer e Almagro, ma in finale si è vista l’ombra del dominatore degli ultimi dieci anni. Francamente non so dire quali conseguenze avrebbe avuto sulla sua fiducia una sconfitta in finale con Nishikori che, detto chiaramente, sarebbe stata meritatissima. Ma ciò che appare oltremodo evidente è la poca serenità di Nadal in questo momento, forse figlia proprio dei pochi risultati ottenuti sin qui: quante volte abbiamo visto il maiorchino esultare in modo così poco sportivo come ha fatto sul nastro che ha portato fuori il colpo di Nishikori per il controbreak del 4-4 nel secondo set? Insomma, ansia da prestazione anche per Nadal, che comunque alla fine, in un modo o nell’altro il torneo l’ha portato a casa.
VOTO: 7
David Ferrer
Il grande pedalatore di Spagna si sta clamorosamente trasformando in cicala. Eh si, perché dopo aver battuto Nadal a Montecarlo ha perso l’occasione di vincere il torneo, anche a Barcellona non ha approfittato della prematura uscita del maiorchino. A Madrid si è fatto sorprendere da Nishikori sprecando l’opportunità di aprofittare di un Nadal in tono minore. Insomma, caro David, se non vinci i tornei sulla terra quando Rafa stecca…
VOTO: 5,5
Grigor Dimitrov
Un paio di settimane fa aveva gustato il piacere di vincere il torneo a mezzora di distanza dalla famosa fidanzata: solo che Maria non si è fermata e ha trionfato anche a Madrid ( con tanto di dedica: “ L’ho fatto a Madrid, ragazzo” ) mentre il buon Dimitrov che già aveva salvato la pelle per miracolo contro Copil, si è arenato sullo scoglio, non proprio insormontabile di questi tempi, di Berdych. Il salto di qualità per arrivare in top10 è vincere le partite che contano nei 1000 e negli Slam. Se wannabeRoger…bisogna darsi una mossa, anche perché la fidanzata ha ripreso a correre.
VOTO: 5
Santiago Giraldo
La Colombia intera, presidente compreso, è in delirio per le gesta di Santiago che a Madrid ha messo in fila nell’ordine Hewitt, Tsonga e Murray!
La classifica ora dice 36 e con l’esplosività mostrata in questo torneo subito dopo la finale di Barcellona ed una nuova consapevolezza il colombiano può continuare il volo.
Insomma, a Parigi saranno in molti a non volerselo trovare tra i piedi…
VOTO: 8
Roberto Bautista Agut
Nuovi spagnoli avanzano e con un tennis quantomeno poco iberico. La semifinale nel Master 1000 di casa premia il lavoro di questo ragazzo che sta esplodendo un po’ in ritardo rispetto alle attese, ma la maturità dimostrata soprattutto nei delicati derby con Verdasco e Robredo indicano che la strada e quella giusta. Contro Nadal forse poteva osare un po’ si più ma non pretendiamo troppo.
VOTO: 8
Maria Sharapova
E’ tornata Maria! Con i problemi muscolari di Serena, la siberiana si candida prepotentemente a favorita per Roma e soprattutto per il bis al Roland Garros dopo la vittoria su Sara Errani di due anni fa.
Il modo in cui ha ribaltato le partite con Na Li ( il match chiave del torneo) e Halep dopo un primo set disastroso è la conferma che l’attenzione sul campo da gioco e sul suo tennis è ai massimi livelli e allora per le avversarie sono dolori. Si è vista, in questo torneo, una Sharapova in ottima condizione fisica anche nella fase difensiva, oltre che nuovamente esplosiva con i colpi da fondo. Quando entra in forcing per le avversare non c’è nulla da fare e allora apprestiamoci ad ammirare la migliore versione di Maria nelle prossime settimane.
VOTO: 10
Simona Halep
Molto, molto bene la numero 5 del mondo che dopo il 2014 della rivelazione si sta confermando ad altissimi livelli. Nella vittoria sulla Kvitova in semifinale ha mostrato un livello di tennis altissimo e soprattutto la capacità di controbattere efficacemente alle bordate della ceca. Dopo il primo set dominato contro la Sharapova in finale forse era lecito aspettarsi qualcosa di più, ma bisogna anche riconoscere i meriti di chi è dall’altra parte del net. La rumena ha da difendere ora la semifinale raggiunta a Roma lo scorso anno partendo dalle qualificazioni, ma a Parigi uscì al primo turno, per cui la scalata ai vertici della classifica può continuare.
VOTO: 8
Sara Errani
Qualche segnale positivo dal pianeta Sarrita è arrivato. Ottima la vittoria all’esordio sulla Petkovic, una giocatrice molto calda anche se non sul suo terreno preferito, e buona la predisposizione in campo nel derby con la Shiavone, ma la resa contro la comunque in ascesa Garcia lascia perplessi. Nessuno chiede a Sara di ripetere gli strepitosi risultati degli ultimi dua anni, ma sull’amata terra rossa è lecito aspettarsi qualcosa di più. Ora arrivano Roma e Parigi, i piatti “caldi” della stagione della romagnola e ci vorrà tanta buona volontà e tanta lucidità per poterseli gustare fino in fondo.
VOTO: 6-
Agnieszka Radwanska
A Madrid si è vista una buona versione di Maga “Aga”, bravissima a mischiare le carte alla Bouchard all’esordio in un match che nascondeva mille insidie e miracolosa a sopravvivere alla furia della rediviva Kuznetsova, la cui sciagura soprattuto sui match point ha indubbiamente aiutato. E però di fronte a Maria, in semifinale, ha opposto troppa poca resistenza e soprattutto non ha mostrato la lucidità necessaria per cercare di contrastare le maggiore potenza dell’avversaria: perché Aga con tutte le possibili variazioni presenti nel suo gioco non ne ha tirata fuori neanche una? Insomma resta il solito retrogusto di un’eterna incompiuta.
VOTO: 6,5
Caroline Garcia
Forse ci siamo. La ventenne di Lione sta finalmente sbocciando ad alti livelli e per il tennis francese è un’ottima notizia in previsione del Roland Garros, dove dopo il ritiro della Bartoli, con la sola Cornet tra le prime 30, il timore di non arrivare alla seconda settimana è fondato. La bella Caroline ha approfittato del ritiro di quel che resta della Kerber ( comunque dominata sin li) e poi battuto con autorità Kirilenko ee Errani. Anche di fronte alla Radwanska non ha sfigurato, portando il match al terzo e dunque si intravvedono buone prospettive per questa ragazza da cui i cuginetti francesi si aspettano molto.
VOTO: 7