[3] D. Medvedev b. [6] S. Tsitsipas 7-6(5) 7-5
A Shanghai la muraglia cinese imbastita da Daniil Medvedev si innalza e si allunga sempre di più. Il russo vince il suo ottavo match consecutivo senza perdere un set e, per la quinta volta su cinque, batte Stefanos Tsitsipas con il punteggio di 7-6(5) 7-5. Il n. 4 del mondo si conferma il giocatore più in forma del circuito, come sottolineano le 28 vittorie nelle ultime 31 partite, e con questo risultato giocherà la terza finale dell’anno in un Masters 1000. Il russo rispetto al greco ha mostrato oggi una maggior solidità da fondo, ma ciò che ha colpito ancora di più è stata quella mentale. Gli screzi che si erano visti tra i due a Miami nella loro prima sfida datata 2018, sembrano ormai appartenere ad un’altra persona, come confermato anche dalla stretta di mano cordiale a fine match.
LA PARTITA – Dopo i primi game di studio erano subito chiare le strategie dei due giocatori: Tsitsipas ha iniziato cercando la rete ad ogni occasione utile, spesso addirittura subito dopo il servizio, mentre Medvedev, molto più a suo agio da fondo, ha preferito puntare sul rovescio del suo avversario per imbastire scambi lunghi e logoranti. Il greco dunque si è ritrovato ad essere il primo a prendersi dei rischi per accorciare gli scambi. Di comune c’è che entrambi hanno nella battuta un grosso serbatoio di punti dal quale attingere e non si sono risparmiati.
La fase di studio si è interrotta improvvisamente sul 4-4 quando Medvedev alla battuta si è ritrovato inspiegabilmente sotto 0-40, complici un paio di errori gratuiti tra cui un doppio fallo. Con la disinvoltura che a tratti caratterizza i suoi atteggiamenti in campo, Daniil è uscito da questa buca in un batter d’occhio: tra prime di servizio e dritti vincenti il greco ha avuto poco da recriminare. La sensazione comunque era che fosse il n. 4 del mondo ad essere, se non proprio quello in controllo del gioco, quanto meno quello più a suo agio in campo. Stefanos invece è stato spesso costretto a cercare le righe proprio per liberarsi dalle ragnatele dentro le quali lo chiudeva il russo.
Nell’inevitabile tie-break, dove l’equilibrio si è protratto fino al 5-5, tutte le difficoltà di Tsitsipas sono venute a galla e alla fine, con una stecca di dritto in uscita dal servizio – proprio il colpo che ieri aveva fatto soffrire Djokovic -, Tsitsipas ha concesso set point e poi consegnato il parziale nelle mani del russo con un altro errore, questa volta di rovescio. Dopo 53 minuti di equilibrio e di tennis rapido e godibile, Medvedev si è dunque portato avanti di un set.
Nel secondo parziale gli schemi non sono cambiati ma il livello dei contendenti sì, e l’equilibrio è durato poco, per l’esattezza due game. Già nel terzo gioco infatti Medvedev è arrivato a palla break grazie a qualche doppio fallo di troppo del suo avversario, ma il punto che lo ha mandato avanti nel punteggio è stato tutto merito suo. Con un passante in corsa di rovescio strepitoso, suo colpo prediletto, ha ottenuto il primo break dell’incontro e con questo piccolo tesoretto sottobraccio si è portato fino al 5-4. Il n. 7 del mondo non è comunque rimasto a guardare e mentre il russo cercava di addormentare un po’ gli animi lui cercava di riaccenderli chiedendo ripetutamente l’aiuto del pubblico.
A questo punto, forse avvertendo una mancanza di pathos, Medvedev ha mostrato la sua versione umana e sul più bello sono arrivati errori gratuiti e palle break. Del tutto inaspettatamente Tsitsipas è tornato in parità, ma è stato poi lui a perdere subito la testa e le misure del campo. Al servizio sul 5-5 non ha retto la pressione (i due anni di differenza in questa circostanza sono emersi eccome, seppur qui a Shanghai siano rimasti tutti under 23) e di lì a poco Medvedev ha potuto alzare le braccia al cielo per festeggiare la 58esima vittoria stagionale, la 21esima in un torneo di categoria 1000.
Ora il 23enne moscovita si potrà godere l’altra semifinale in programma oggi a Shanghai: quella tra l’italiano Matteo Berrettini e il tedesco Alexander Zverev, che si giocherà a partire dalle ore 14.
Il tabellone completo (con tutti i risultati)
La Race to London aggiornata