Il mondo del tennis piange la scomparsa di Alexander Volkov. L’ex tennista e allenatore russo (e in precedenza dell’Unione Sovietica) è deceduto a Mosca a soli 52 anni, improvvisamente. Nella sua carriera da tennista, Volkov ha raggiunto al massimo il 14esimo posto del ranking ATP, conquistato una semifinale degli US Open e vinto tre titoli sul circuito maggiore.
Il primo di essi è arrivato proprio in Italia, a Milano, nel 1991, superando in finale il piemontese Cristiano Caratti. Nel torneo indoor meneghino Volkov era già stato finalista un paio di anni prima, sconfitto dal grande Boris Becker. Viene ricordato anche per aver interrotto al primo turno degli US Open del 1990 la striscia di 21 match consecutivi di Stefan Edberg. Era dal 1971 che il numero uno del seeding non veniva eliminato all’esordio. Proprio a New York, tre anni più tardi, Volkov colse il miglior risultato della carriera in uno Slam, ovvero la semifinale persa contro Pete Sampras. Rimane celebre anche una sua sconfitta agli ottavi di finale di Wimbledon contro Michael Stich. Volkov era avanti 5 a 3 e 30 a 15 nel quinto e decisivo set.
Pur essendo destro, il russo giocava da mancino. Dopo aver iniziato a giocare da tennis con la mano forte, Volkov fu costretto da adolescente a cambiar mano dopo essersi rotto la spalla cadendo da un burrone. L’incidente lo aveva quasi convinto a cambiare sport, passando all’hockey su ghiaccio. Poi, grazie ad una grande forza di volontà, è riuscito ad imparare a giocare a tennis con la mano sinistra, costruendosi una brillante carriera da professionista.
Dopo aver appeso la racchetta al chiodo nel 1997, cominciò a seguire come mentore un altro ragazzo russo abbastanza promettente, ovvero Marat Safin. Grazie al suo aiuto, Safin conquistò gli US Open del 2000, vendicando la sconfitta del suo allenatore contro Sampras di sette anni prima, e gli Australian Open nel 2005. Il loro rapporto professionale si interruppe due anni più tardi. Ma rimase una forte amicizia. Un’altra leggenda del tennis russo, Evgeny Kafelnikov, ha espresso la sua tristezza la morte di Volkov su Twitter. “Mi sembra impossibile. Ricorderò per sempre il tuo sorriso e le nostre partite insieme in Coppa Davis. Riposa in pace amico mio”, ha twittato Kafelnikov.