Non si è ancora dissolta l’eco di quel turbolento pomeriggio romano, in cui Nick Kyrgios è stato squalificato dagli Internazionali per il lancio di una sedia in campo. Di fronte all’australiano c’era Casper Ruud, che proprio in questi giorni è voluto tornare sull’episodio. Kyrgios lo accusò di aver esultato in maniera eccessiva per quel successo ottenuto grazie al provvedimento disciplinare, ma il norvegese – a cinque mesi di distanza – ha detto la sua nell’intervista concessa a un sito specializzato svedese (qui l’originale). “Ok, è stato squalificato, ma agli atti rimane la mia vittoria. Vincendo quella partita ho conquistato 90 punti e 50mila dollari, perché non avrei dovuto festeggiarla? È un suo problema se in campo si comporta come un idiota“.
La risposta di Kyrgios, come spesso accade, è arrivata via Twitter. “La prossima volta che hai qualcosa da dirmi mi piacerebbe lo facessi guardandomi in faccia“, ha cinguettato l’australiano che ha definito “noiosissimo” il tennis del più giovane collega. “Però capisco perché tu debba ancora parlare di me, perché la gente non sa che tu giochi a tennis. Buona fortuna per Milano, campione“.
Ruud ha infatti centrato proprio in questi giorni la qualificazione per le Next Gen Finals. Kyrgios, fermo per infortunio dopo la sconfitta a Zhuhai con Seppi, è atteso a novembre a Madrid per le finali di Davis essendo stato convocato dall’Australia. Nel frattempo, continua a essere soggetto alla sospensione con la condizionale della squalifica rimediata per le intemperanze di Cincinnati.