Con la ATP Cup che è andata a sostituire tutti i tornei di preparazione agli Australian Open, una bella fetta di tennisti all’interno della top 100 e non qualificati per la nuova competizione a squadre si sono ritrovati ad affrontare un bel dilemma. Da una parte disputare il 250 di Doha: un torneo del circuito maggiore ATP, con un montepremi molto ricco, ma molto distante da Melbourne Park, in termini di chilometri e condizioni di gioco. Dall’altra parte iscriversi ai challenger che si disputano in Oceania: perdendo qualcosa in termini finanziari ma guadagnando in termini di tempo di adattamento al primo Slam stagionale.
In casa Italia, con Berrettini che farà il suo esordio stagionale direttamente all’Australian Open e Fognini qualificato e presente alla ATP Cup, tutti gli altri hanno dovuto risolvere questo grattacapo. Sonego e Cecchinato sono volati nel deserto. Mentre il piemontese è entrato di diritto nel main draw del torneo, il siciliano tenterà la strada delle qualificazioni. Gli altri hanno fatto rotta verso l’Oceania. Gli altoatesini Andreas Seppi e Jannik Sinner, che potrebbero essere tranquillamente padre e figlio, disputeranno il Challenger di Canberra, dove sono rispettivamente il secondo e il terzo giocatore con il ranking più alto nel main draw. Diversi altri tennisti di ottimo livello hanno fatto la loro stessa scelta: Ugo Humbert, Philipp Kohlschreiber e Steve Johnson tra gli altri. Insomma, il torneo della capitale aussie avrà quasi un field da 250.
Meno competitivo sarà invece il Challenger di Noumea, nella Nuova Caledonia. A rappresentare l’Italia lì ci saranno sicuramente Thomas Fabbiano e Roberto Marcora. Il pugliese sarà sicuramente una delle prime teste di serie. Alessandro Giannessi si è invece ritirato per disputare l’ATP Cup. Anche grazie al suo forfait, dovrebbe entrare in tabellone Matteo Viola, che figura nella lista degli alternates anche di Canberra.