S.Bolelli/B.Paire b. S.Gille/J.Vliegen 7-6(6) 4-6 6-3 (da Melbourne, il nostro inviato)
Dire che il match di secondo turno vinto dal nostro Simone Bolelli, insieme a Benoit Paire, contro i belgi Sander Gille e Joran Vliegen è stato giocato sul filo del rasoio è poco. Un dato su tutti: la coppia italo-francese ha annullato 18 palle break su 20 affrontate, mentre gli avversari si sono salvati 3 volte su 5. Due break realizzati per coppia, insomma, ma i rimpianti per Sander e Joran sono davvero tanti. Primo set vinto da Simone e Benoit al tie-break, secondo incamerato con un break da Sander e Joran, terzo conquistato da Bolelli e Paire al nono game.
Ricordiamo che Gille e Vliegen, solida coppia di specialisti, un paio di settimane fa avevano portato, nei quarti di finale della ATP cup, la coppia spagnola formata da Rafael Nadal e Pablo Carreno Busta (per coincidenza, proprio oggi Rafa ha battuto Pablo nel terzo turno di singolare) fino al match tie-break del doppio decisivo, nella sfida tra Spagna e Belgio in cui Nadal aveva perso da David Goffin.
Oggi pomeriggio sul campo 13 è stata una bella partita, e sinceramente a questo punto (dopo che al primo turno Simone e Benoit avevano eliminato le teste di serie numero 1, nonchè campioni in carica Herbert e Mahut), nel tabellone di doppio può succedere qualsiasi cosa. Tecnicamente, Bolelli se gli fai coprire 6 metri di campo invece che 15, con la qualità che ha nei colpi, è un top player assoluto. Di fianco a lui, il talento folle di Paire, che di rovescio può trovare vincenti in qualsiasi situazione di gioco, e serve benissimo, non è da meno.
Giocheranno il terzo turno contro Henri Kontinen (orfano dello storico compagno John Peers) e Jan Lennard Struff, partita difficile ma alla portata di Simone e Benoit. Personalmente, agli appassionati che utilizzano Eurosport Player, con possibilità di guardare tutti i campi, non posso che consigliare di seguire questa “strana coppia” che potrebbe anche andare fino in fondo. Che Paire sia un tipo un po’ matto e fumantino si sa, ma se non è in grado di gestirlo uno che ha giocato per anni con Fognini… e alla fin fine, se parliamo di pura qualità tecnica, c’è da divertirsi parecchio. Forza ragazzi, vediamo un po’ che succede.