La prima vittoria in un torneo ATP non è bastata a Roberto Marcora. All’ATP 250 di Pune l’azzurro (il giocatore italiano più “anziano” a vincere per la prima volta un match del Tour maggiore, lui che è classe ’89) ha battuto il numero uno del tabellone Benoit Paire conquistando il primo successo su un top 20 e il primo quarto di finale a livello ATP. Un’ora e diciassette per infliggere al francese un doppio 6-4: tra qualificazione e main draw il lombardo non ha ceduto ancora un set e ha confermato di sentire benissimo la palla sul cemento indiano, anche grazie al servizio che sta facendo registrare ottimi numeri.
Non affrontava la miglior versione di Paire, che si è vista a sprazzi in questo inizio di 2020, totalmente assente nel suo debutto nel torneo. Il francese aveva grandissime possibilità di vittoria, al di là del suo status di numero uno del seeding. Visti gli avversari sembrava facile pronosticare un suo successo finale, ma Roberto gli ha subito sbarrato la strada. L’italiano (attualmente al 171esimo posto nel ranking ATP) ha trovato il break nel quinto gioco di entrambi i set, riuscendo ad arginare l’estro di Benoit e spesso gestendo lo scambio da fondo. Nel secondo ha concesso l’immediato controbreak, ma si è rifatto poco più tardi, approfittando dell’ennesima sbavatura del match di Paire sul 4-4. Recuperando da 15-40, ha tenuto l’ultimo turno di servizio della sua grande partita e ha vinto la sfida. Dopo il match point i due hanno anche avuto un piccolo diverbio: Paire era visibilmente nervoso anche nelle ultime fasi del match.
Contatto telefonicamente dal nostro direttore, Marcora ci ha spiegato l’origine del diverbio. “C’erano già delle vecchie ruggini dall’anno scorso, quando abbiamo giocato a Sophia Antipolis e non mi diede la mano. Da quella volta non ci salutiamo più e anche ieri prima di scendere in campo ci siamo ignorati volutamente. La partita comunque è stata tranquilla fino a quando lui, a metà secondo set, dal nulla ha iniziato a scimmiottarmi e urlare “Forza, forza!” in italiano per darmi fastidio, dopo ogni mio errore gridava ‘il est nul!’ (‘fa schifo’, ndr) oppure “il Peux pas jouer au tennis, il peux pas!’ (non può giocare a tennis, non può, ndr). Io sono rimasto zitto fino alla stretta di mano, che non mi ha concesso neanche stavolta, e allora gli ho solo detto ridendo “So, it happened again!” (è successo di nuovo, ndr) perchè anche l’anno scorso l’avevo battuto“.
Ora Marcora non vorrà certo fermarsi: James Duckworth è il prossimo ostacolo verso le semifinali. L’australiano è reduce da una lotta di quasi tre ore con Taro Daniel, battuto 6-3 al terzo set.
Risultati:
[Q] R. Marcora b. [1] B. Paire 6-4 6-4
[6] J. Duckworth b. T. Daniel 6-7(4) 7-6(3) 6-3
[4] S. Kwon b. P. Gunneswaran 6-3 7-6(5)
[8] E. Gerasimov b. [Q] N. Milojevic 2-6 6-3 6-2