da Rotterdam, il nostro inviato
[WC] J. Sinner b. [4] D. Goffin 7-6(7) 7-5
Poteva esserci qualche dubbio sulle conseguenze positive o negative di non scendere in campo al primo turno, ma Jannik Sinner li ha fugati tutti in quasi due ore di gioco sull’indoor di Rotterdam. Trovatosi ad affrontare subito un top 10, il secondo della sua carriera, il 18enne ha risposto alle critiche – piuttosto inopportune – di questo avvio di stagione regolando in due set David Goffin, numero 10 del mondo. Si tratta dunque della prima vittoria contro un giocatore compreso nell’élite del tennis mondiale, che lo proietta per la prima volta ai quarti di finale di un ATP 500. Con la certezza di firmare un nuovo best ranking, che al momento sarebbe di numero 68 del mondo.
LA PARTITA – Il primo set è un bignami dei motivi che fanno guardare con fiducia a un futuro tennistico ad alti livelli per Sinner. Anzi, Jannik mostra che già adesso può giocare con personalità da veterano, senza timori reverenziali contro top ten, gestendo con calma e intelligenza le svariate condizioni di punteggio che una partita può proporre. Miglioramenti mentali netti, visto che sulla grande potenza e profondità dei suoi fondamentali di rimbalzo, così come sull’efficacia della prima di servizio, non si avevano dubbi. E di fronte aveva un giocatore che in questo inizio di stagione è stato capace di sconfiggere Nadal in ATP Cup, oltre ad aver fatto una semifinale e una finale su questi campi.
La freddezza nel gestire i momenti difficili la si vede sin dalle battute iniziali dell’incontro. Come quando, dopo otto minuti, sedici punti giocati, quattro palle break annullate e una per conservare il servizio, il nostro giocatore non si scoraggia nel momento in cui Goffin – con una risposta di rovescio vincente – gli strappa il servizio. Subito il tennista altoatesino reagisce con orgoglio guadagnando nel gioco successivo due palle break: sulla prima il nastro non lo aiuta, ma sulla seconda chiude con un gran dritto a uscire un bello scambio. Sul 3-3 Sinner deve nuovamente mostrare sangue freddo e annullare due palle che porterebbero 4-3 e servizio Goffin, ma ci riesce con un ace e con la complicità di un dritto sbagliato dal belga. Nel game successivo è il giocatore italiano ad avere due occasioni che lo manderebbero a servire per il set, ma il numero 10 del mondo si cava d’impiccio prima col servizio e poi costringendo Sinner a mandare in corridoio un rovescio in back. La partita è davvero equilibrata: dopo 42 minuti si è ancora sul 4-4.
Senza ulteriori possibili momenti di svolta si arriva all’inevitabile tie-break, che comincia con quattro punti vinti in risposta. Quando Sinner va sul 3-2 sentiamo piuttosto nitida – nonostante la trentina di metri che separa la tribuna stampa dal palchetto che lo ospita – la voce di Riccardo Piatti, intenta a incitare suo allievo. Rimarrà invece per tutta la partita ammirevolmente immobile e muto, oltre che scomodamente curvo appoggiato sulla balaustra e proteso con il corpo verso il campo Thomas Johansson, allenatore del belga. Jannik intanto si invola sul 5-2 e Goffin, che probabilmente non si attendeva che il parziale potesse prendere questa piega, si prende un warning per il lancio nervoso di una pallina nelle tribune. Il nostro tennista si porta sul 6-3 con un servizio vincente, ma due sue imprecisioni e un punto vinto direttamente con la battuta da Goffin portano il punteggio sul 6-6. Sinner ha il quarto set point sul 7-6, ma il nastro aiuta il suo avversario e il passante di Jannik finisce in rete. La quinta palla set è quella buona per l’azzurro, che guadagna il primo set grazie a servizio e a un dritto a uscire scagliato con coraggio e un pizzico d’incoscienza all’incrocio delle righe. Dopo un’ora e sette minuti il nostro tennista è con merito avanti di un parziale contro un top ten.
Sinner ha un piccolo passaggio a vuoto all’inizio del secondo set: gioca un brutto game, chiuso da un brutto rovescio in corridoio che manda sul 2-0 Goffin. Arriva però subito un’altra reazione di Jannik che nel gioco successivo subito si rimette in scia nel punteggio strappando la battuta al belga. A Goffin è fatale una volée sbagliata su un passante insidioso dell’italiano, che gli vale il break. Nel quinto gioco Sinner ha una palla per prendere il largo nel punteggio, ma ancora una volta il nastro non gli è benevolo, aiutando Goffin a neutralizzare la palla break. Si arriva al l’undicesimo gioco, quando il nostro giocatore conquista due palle break: sulla prima il 10 ATP si salva con un servizio vincente, sulla seconda pensa male di suicidarsi con un doppio fallo. Jannik gestisce al meglio i momenti che lo portano a servire per il match e senza ulteriori sbavature chiude in due ore di partita col punteggio di 7-6 7-5.
Ai quarti di finale lo attende un altro giocatore capace di grande regolarità, il numero 30 del mondo Carreno Busta, contro il quale non ha mai giocato.