Il direttore di Ubitennis Ubaldo Scanagatta e l’Hall of Famer Steve Flink discutono della situazione del tennis durante l’emergenza coronavirus nel podcast che potete ascoltare qui sotto. Partendo dalla decisione del Roland Garros di spostare il torneo di quattro mesi, dal 20 settembre al 4 ottobre, appena una settimana dopo la conclusione dello US Open.
NADAL E FEDERER EGOISTI? –“I francesi hanno voluto sorprendere tutti ma non capisco come faranno ad avere il supporto dei top player“, dice Flink. “Secondo qualcuno Nadal è stato un po’ egoista ad appoggiare la scelta di Giudicelli e Forget, ma allo stesso tempo qualcuno potrebbe obiettare dicendo che Federer ha creato una competizione che si sovrappone ai tornei ATP e toglie giocatori a quei tornei. Ognuno fa i propri interessi”, conclude Ubaldo.
LA SCELTA DI PARIGI – “Il Roland Garros avrebbe dovuto parlare con l’ATP e dire: ‘Possiamo giocare solo in queste date, abbiamo bisogno della vostra approvazione. È importante per lo sport’. Presenta il tuo caso e cerca di ottenere il supporto dei giocatori”. “Ma correvano il rischio che l’ATP favorisse in quelle stesse date il recupero dei Masters 1000 di Indian Wells o Miami e si sono mossi in anticipo”, replica Ubaldo. La presenza di un commissioner del tennis potrebbe essere una soluzione?
WIMBLEDON SI GIOCHERÀ? – Sia Ubaldo che Flink ne dubitano. L’idea del direttore: “Se non si dovessero disputare le Olimpiadi, Wimbledon potrebbe spostarsi in quella data“.
LA SITUAZIONE DI BERCY – Il pensiero di Flink: “L’ATP potrebbe dire ai francesi: ‘Se il torneo finisce il 4 ottobre, non potete avere un altro torneo a novembre nella stessa città. Quindi lo facciamo da un’altra parte’. Secondo me questa non è una posizione del tutto irragionevole”.
IL RANKING CONGELATO E IL NUMERO 1 DI DJOKOVIC – “È vero che oggi Novak è il numero 1 del mondo ma io queste settimane non le conterei. Tu?”, chiede Ubaldo a Flink. “È una decisione molto difficile da prendere. Forse è un po’ ingiusto nei confronti di Djokovic. A Novak mancano sei settimane per superare Sampras. Ora è a 281 settimane, Federer è a 310. Djokovic è stato un po’ sfortunato, quest’ano avrebbe quasi sicuramente fatto meglio che un anno fa a marzo e avrebbe ampliato il gap”. Vi avevamo spiegato la situazione del ranking congelato – con qualche ipotesi – in questo articolo.
Ai lettori chiediamo un parere: soprattutto in questo periodo di pausa agonistica obbligata, vi piacciono questi “video-dibattiti”? Vorreste vederne altri?