Nadal generalmente viene considerato da una buona fetta degli appassionati come un giocatore difensivo, soprattutto sulla sua amata terra rossa, la superficie da fatica, fondocampo e scambi lunghi per eccellenza. Ma è davvero così? Craig O’Shannessy ha provato a smascherare questo falso mito con un’analisi del gioco di Rafa Nadal durante il Roland Garros 2019, disponibile integralmente sul suo sito. In uno studio precedente che trovate qui, O’Shannessy aveva catalogato i cinque tipi di scambio più frequenti di Nadal, prendendo però in considerazione i dati di ben sette edizioni del Roland Garros. Per chi non lo conoscesse, O’Shannessy è considerato uno dei migliori, se non il migliore analista statistico del tennis. L’analista australiano è stato per due anni nello staff di Novak Djokovic e attualmente è tra gli allenatori di Berrettini e consulente per la FIT.
L’analista australiano ha spiegato sul suo sito, chiamato BrainGameTennis, come in realtà Nadal si allontani molto dalla narrativa che vuole la terra come una superficie con scambi di venti colpi di media e il tennista spagnolo come un giocatore estremamente difensivo. Andando ad analizzare la lunghezza degli scambi giocati fino ai quarti nel Roland Garros 2019 ci si accorge di un particolare in controtendenza con la narrativa sopracitata: Nadal gioca pochissimi scambi lunghi. Il tennista di Manacor ha giocato 651 punti nelle quattro partite prima dei quarti contro Londero, Goffin, Maden e Hanfmann. Di questi 651 punti solamente uno comprendeva uno scambio di più di 20 colpi, e l’ha anche perso!
Se 20 colpi vi possono sembrare troppi, abbassiamo il numero a 15 colpi o più per scambio. Anche in questo caso il numero degli “scambi lunghi” resta bassissimo, 16, il 2,5% dei suoi colpi totali. Qual è quindi il tipo di scambio prediletto da Nadal su terra? Quello da un colpo, che sia al servizio o in risposta. Il tennista spagnolo ha infatti giocato 139 scambi da un colpo (il 21,4% dei suoi colpi) nell’intero Roland Garros, rendendola la lunghezza di scambio più frequente del torneo di Nadal.
Rally Length | Total | Percentage |
1 | 139 | 21.4% |
3 | 115 | 17.7% |
5 | 67 | 10.3% |
2 | 63 | 9.7% |
4 | 50 | 7.7% |
7 | 43 | 6.6% |
6 | 42 | 6.5% |
8 | 29 | 4.5% |
9 | 21 | 3.2% |
0 | 18 | 2.8% |
10 | 13 | 2.0% |
12 | 13 | 2.0% |
11 | 11 | 1.7% |
14 | 8 | 1.2% |
16 | 6 | 0.9% |
15 | 4 | 0.6% |
13 | 3 | 0.5% |
17 | 2 | 0.3% |
20 | 2 | 0.3% |
19 | 1 | 0.2% |
24 | 1 | 0.2% |
Questa tabella fornita da O’Shannessy (e originariamente reperibile qui) sfata definitivamente la leggenda della passività di Rafa Nadal sulla terra rossa, quantomeno in questa fase della carriera. Nel tennis su terra gli scambi corti sono frequentissimi e le chiavi del gioco di Nadal vanno cercate lì. Nel suo dominio in risposta sulla terra rossa, e soprattutto sul suo fantastico rendimento sulla propria seconda di servizio (qui schemi fissi e variazioni di Rafa alla battuta), cruciale nel tennis di oggi e in particolare sulla terra rossa.
- No. 1: 2nd Serve Return Points Won = 57.92% (7180/12397)
- No. 1: 1st Serve Return Points Won = 39.81% (7810/19619)
- No. 1: 2nd Serve Points Won = 56.92% (5043/8860)
In sostanza Nadal è un tennista sempre più offensivo, ormai lontano dall’etichetta di pallettaro affibbiatagli ad inizio carriera, anche sulla più difensiva terra rossa. La sua combinazione servizio-dritto è riconosciuta dai colleghi nell’élite del circuito e gli è valsa successi frequenti anche su superfici diverse dall’amata terra.