Nella fase in cui l’ostacolo maggiore per la ripresa del tennis è rappresentato dai viaggi, i tornei a chilometro zero (o quasi) provano a prendersi la scena. Meglio ancora se in palio c’è un titolo, con il benestare delle singole federazioni. La tendenza – destinata a riempirci l’estate, ce lo auguriamo – è stata lanciata in Spagna (si partirà il 10 luglio con il mini circuito della RFET), trovando seguito anche dalle nostre parti. La FIT ha opportunamente dato il suo benestare al ritorno degli Assoluti il prossimo 15 giugno, sfruttando le strutture di Todi e l’organizzazione del MEF Tennis Tour che prova così a rimpiazzare quattro dei Challenger nostrani cancellati dall’ATP. Si attende l’ok definitivo del Governo, ma l’idea sembra più che fondata e il campo di partecipanti sarebbe di buon livello.
AUTUMN IN GB – Per i giocatori, con i circuiti internazionali fermi al palo, è una manna dal cielo. Il titolo in palio e i premi in denaro alzano l’asticella rispetto al semplice allenamento, con il percorso di ritorno all’agonismo agevolato dall’incrocio con i migliori connazionali. La Gran Bretagna ci è arrivata con qualche settimana di ritardo, ma anche la LTA pare voglia mettersi in scia. Secondo quanto riportato dalla BBC, l’idea sarebbe quella di programmare per l’inizio dell’autunno un campionato nazionale del Regno Unito aperto a tutte le categorie (maschile, femminile, junior e wheelchair).
Il torneo si svolgerebbe in una data e una sede ancora da determinare – da verificare la compatibilità col Roland Garros, a oggi in programma dopo il 20 settembre – riallacciandosi a una tradizione stoppata nel 2002 per l’impossibilità di infilarsi nel fittissimo calendario internazionale. Nell’ultima edizione – non più coperta dalla stessa BBC, che smise di trasmettere l’evento nel 1999 – i vincitori furono Alex Bodganovic (best ranking 108 ATP nel 2007) e l’attuale capitana di Fed Cup Anne Keothavong. Se il progetto dovesse prendere piede, sarebbe l’occasione per vedere Andy Murray sfidare i due top 50 britannici Daniel Evans e Kyle Edmund. Così come Johanna Konta (14 WTA, con la classifica cristallizzata) potrebbe comandare il tabellone femminile seguita da Heather Watson (50). Niente di imperdibile, se raffrontato agli standard a cui siamo abituati. Ma di questi tempi…