Nell’ambito delle discussioni, a tutti i livelli, sulla ripresa del tennis professionistico, una coltre di incertezza aleggiava sul destino dei tornei Challenger. Il timore era che l’intera stagione del circuito minore dell’ATP potesse essere annullata. La nebbia è stata però spazzata via da un post su Instagram della pagina ufficiale del Challenger Tour, che annunciava un primo calendario parziale composto di 11 tornei in quattro settimane a partire dal 17 agosto.
Tutti gli eventi in calendario appartengono alla categoria Challenger 125, la più alta, con l’eccezione delle quattro tappe italiane (Todi, Trieste, Cordenons, Parma) che sono invece Challenger 80, cioè la categoria più bassa. Fortunatamente i montepremi sono stati solo leggermente ritoccati al ribasso. I Challenger 125, che in tempi normali hanno un prize money di 162,480$ (137.560€), garantiranno un montepremi complessivo di 156,240$ (132.280€), mentre i Challenger 80 offriranno 52,080$ (44.820€) invece dei soliti 54,160$ (46.600 €). Praga e Orlando inoltre ospiteranno due tornei, sempre di categoria 125, in settimane consecutive, dando così ai giocatori ulteriori possibilità di giocare e guadagnare qualcosa.
I tabelloni saranno a 32 giocatori per il singolare, a 16 per il doppio e le qualificazioni e una maggioranza (non meglio specificata) di tornei potrà contare su nove giorni di gare, facendo iniziare con ogni verosimiglianza le qualificazioni nel fine settimana precedente alla data di inizio “ufficiale” del torneo (come già accade per i tornei ATP del circuito maggiore).
MINI POLEMICA – Nonostante la buona notizia, ancora una volta l’ATP sembra aver riscontrato qualche problema di comunicazione con i giocatori che dovrebbe rappresentare. Sotto il sopra menzionato post infatti è comparso un commento di Ilya Marchenko, attualmente numero 200 ATP, ma con un best ranking di numero 49, che commentava ironicamente il fatto di aver appreso della ripresa del circuito Challenger da Instagram.