Il 500 della città anseatica soffre da tempo un ridimensionamento che la cacciata di Michael Stich dalla direzione non ha certo aiutato a rallentare. Da quando la posizione in calendario del torneo è passata dalla tarda primavera alla piena estate la presenza dei campioni, ancora in vacanza nel dopo-Wimbledon o già in nord America ad annusare il cemento, si è di molto diradata, con grave danno all’appeal e seria disaffezione degli sponsor. Ma il riposizionamento dell’edizione duemilaventi provocato dalla pandemia, che ha spostato il tradizionale evento del Rothenbaum Club da fine luglio a fine settembre, potrebbe aver giovato non poco agli organizzatori.
Nel nord della Germania quest’anno l’evento andrà in scena giusto la settimana prima dell’inedito Roland Garros autunnale, e un numero non disprezzabile di giocatori di alto livello ha optato per un’ultima prova generale sulla terra battuta, visti i tempi contingentatissimi provocati dall’emergenza sanitaria. Così tra i ventitré aventi accesso diretto al tabellone principale scorgiamo le sagome di Daniil Medvedev, Stefanos Tsitsipas, Gael Monfils, David Goffin, Kei Nishikori e Denis Shapovalov, che condivideranno il terreno di gara con Matteo Berrettini e Fabio Fognini, unici due italiani direttamente accolti nel main draw in attesa di possibili rinforzi in arrivo dalle qualificazioni. In gara, naturalmente, anche il bi-campione in carica Basilashvili.
Il cut off è bassissimo, addirittura alla 31 ATP, dato che sottolinea un livello a cui sul fiume Elba non erano più abituati da tempo. Una buona notizia in coda a un decennio terribile.