Era lecito aspettarsi sorprese alla vigilia del Western&Southern Open 2020 e a livello femminile non si sono fatti attendere i colpi di scena. Giunti però ai quarti di finale la situazione dal lato WTA sembra essersi stabilizzata dopo i numerosi scossoni dei primi due turni. C’è stata sì la sconfitta di Serena Williams, rumorosa per l’andamento della partita ma non per l’esito della stessa, ma i restanti ottavi di finale hanno rispettato i pronostici. Eccezion fatta per il match tra la numero 5 del main draw Aryna Sabalenka e Jessica Pegula, quest’ultima proveniente dalle qualificazioni e già con sei match ufficiali sulle gambe dopo la ripartenza, contro l’unico incontro giocato invece dalla numero 11 WTA (il secondo round vinto con Bellis).
Pegula l’ha spuntata in tre set, conquistando il suo primo quarto di finale in un Premier 5: delle sedici concorrenti USA al via del torneo è l’unica ancora in gara. Ora sfiderà la compagna di doppio di Aryna, Elise Mertens, un’altra che grazie al rodaggio (seppur in Europa, su terra) è riuscita a centrare un risultato discreto a Flushing Meadows. La belga, finalista a Praga, non ha avuto particolari problemi a disfarsi di Veronika Kudermetova, che 48 ore prima aveva eliminato la numero uno nel tabellone Pliskova. Nella parte alta del tabellone ha raggiunto i quarti anche un’altra finalista di un torneo europeo sul rosso. Anett Kontaveit, dopo la finale a Palermo, è arrivata nelle ultime otto a “Cincinnati” senza perdere nemmeno un set. Stavolta a patire le botte della giocatrice di Tallinn è stata la ceca Marie Bouzkova, sconfitta con un doppio 6-3.
Ora la difficoltà si alza sensibilmente per Kontaveit. Tra lei e la semifinale c’è una Naomi Osaka che è apparsa rinfrancata dopo lo scampato pericolo dell’esordio contro Muchova: non ha lasciato scampo a Dayana Yastremska (allenata dal suo ex coach Sascha Bajin), battuta 6-3 6-1 in appena settanta minuti di gioco. È stata una delle migliori partite del suo (pur cortissimo) 2020. Ha dominato al servizio (mai ceduto in tutta la partita), scagliando otto ace e facendo quasi sempre il punto con la prima di servizio in campo. Naomi tornerà a giocare nei quarti di finale di un torneo dopo Brisbane, a gennaio, e spera che la vittoria con Yastremska sia il punto di partenza per un grande US Open.
Nella parte bassa del tabellone si sfideranno per la quarta volta nella loro carriera Maria Sakkari e Johanna Konta. La britannica ha perso solo otto game in due partite, confermando il suo discreto stato di forma contro Vera Zvonareva, battuta abbastanza agevolmente senza concedere nemmeno una palla break in un’ora e venti di gioco. L’ultimo posto disponibile per le semifinali se lo giocheranno Ons Jabeur e Victoria Azarenka. La bielorussa, non testa di serie e attualmente al 59esimo posto nel ranking, potrebbe essere la vera grande sorpresa del Western&Southern Open, lei che al momento è l’unica delle otto rimaste in tabellone ad aver già vinto il torneo (nel 2013, battendo Serena 7-6 al terzo).
Azarenka ha impiegato due ore a battere Alizé Cornet, che il giorno prima sorprendeva la campionessa dell’Australian Open Kenin nel secondo turno. L’ex numero uno del mondo non ha ancora perso un set per strada e giocherà il suo primo quarto di finale dal torneo di Roma dello scorso anno. Nel suo quarto di tabellone le teste di serie sono uscite subito e per giocare la prima semifinale in un Premier 5 dopo la maternità dovrà piegare il talento di Jabeur, dominante contro Christina McHale negli ottavi (solo tre game concessi). Sarà il quarto quarto di finale del 2020 per la tunisina (dopo Australian Open, Doha e Lexington), ma finora quest’anno ha sempre perso arrivati a questo punto del torneo.
Risultati:
[14] E. Mertens b. V. Kudermetova 6-2 6-3
[Q] J. Pegula b. [5] A. Sabalenka 6-2 2-6 6-3
[4/WC] N. Osaka b. [16] D. Yastremska 6-3 6-1
[12] A. Kontaveit b. M. Bouzkova 6-3 6-3
[8] J. Konta b. [Q] V. Zvonareva 6-4 6-2
[13] M. Sakkari b. [3] S. Williams 5-7 7-6(5) 6-1
O. Jabeur b. [Q] C. McHale 6-3 6-0
V. Azarenka b. A. Cornet 6-4 7-5