TENNIS ROLAND GARROS Incontro di quarti di finale: S. Halep b. S. Kuznetsova 6-2, 6-2. L’intervista del dopo partita a Simona Halep.
Oggi è stato facile. Come ti sentivi in campo?
Mi sentivo benissimo. È stato un giorno perfetto per me. Ho giocato molto bene. Ho fatto il mio gioco. Sono stata molto aggressiva e ho giocato molto veloce. Quindi è stato un buon match e sono davvero felice che adesso potrò giocare le semifinali qui a Parigi.
Mi sembra che più match vinci, più gente viene a conoscenza dell’operazione che hai subito cinque anni fa. Questo ti crea disagio o in realtà pensi che possa aiutare altre giovani ragazze che si trovano in una situazione simile?
Scusa, ma non voglio parlare di questo. È passato tanto tempo e si tratta di una cosa personale, perciò scusami. Di tennis parlerò con piacere, ma quel problema è una cosa personale. Chiedo scusa.
Come ti sentivi in quell’atmosfera in campo? La maggior parte del pubblico ti sosteneva e stava tifando per te.
Si, erano tutti con me oggi, perciò è stato meraviglioso in campo. È stato un gran match e c’era una straordinaria atmosfera là fuori. Il campo era bello. Era la mia prima volta sul Suzanne Lenglen, perciò sono stati tutti carini con me. È stato un giorno perfetto, non potrei aggiungere altro. Forse oggi non è stato il suo giorno migliore, invece per me lo è stato. Sono contentissima di aver fatto il mio gioco e di aver vinto perché è una grande giocatrice. Ho vinto in due set e molto velocemente. Sono felice e voglio davvero pensare al prossimo turno perché è la mia prima semifinale in un Grande Slam e dovrò essere molto concentrata, molto calma e cercare di dare il massimo in campo.
Dopo i quarti di finale agli Australian Open non eri felice quanto oggi. Penso che l’avessi descritto come un match non molto buono. Quindi non ripensi per niente a quel match?
Certo.
E questa volta ti prepari a mantenere i nervi saldi?
Si. In quel momento non sapevo come gestire le emozioni prima dei quarti di finale. Ero molto nervosa in campo e non riuscivo a fare il mio gioco. Non riuscivo ad arrivare sulle palle e a colpire. Adesso sono molto rilassata. È stato un giorno difficile perché ho dovuto aspettare qualche ora prima di giocare a causa della pioggia, ma rimane il mio giorno perfetto. Mi sono rilassata prima del match. Sono stata con il mio team e, non abbiamo parlato del match e di tennis, ma di altre cose. Quindi sono molto felice di essere riuscita a vincere questo match di quarti di finale e anche di godermi il prossimo turno perché è il mio miglior risultato e devo esserne fiera.
Puoi dirci qualcosa sulla tua prossima avversaria, Andrea Petkovic?
Ho giocato contro di lei l’anno scorso in finale a Norimberga. L’ho battuta in due set, ma è già passato un anno. Forse è migliorata. Anche io sono cresciuta. Sarà sicuramente un match difficile. Sono un po’ sotto pressione perché si tratta di una semifinale, ma sto bene. Sento il mio gioco. E mi sento preparata per il prossimo match. Di sicuro farò di tutto per vincere.
Le altre giocatrici in semifinale sono più alte e sembra anche che colpiscano la palla più forte di te. Ti stai allenando per colpire con più forza come faceva Justine Henin?
No. Cerco solo di giocare veloce, di aprirmi il campo, di aprirmi gli angoli, di colpire velocemente la palla e di stare molto vicina alla linea di fondo. Con il servizio cerco di colpire più forte, ma non riesco perché non sono molto alta. Cerco anche di avere circa il 75% sulle prime di servizio. Ma oggi è stato meglio rispetto all’ultimo match, perciò va bene. Adesso ho fiducia nel mio servizio per il prossimo turno.
Parlando di tattiche e strategie, sei quel tipo di giocatrice che prepara tattiche di gioco a seconda delle avversarie o….
Qualche volta si. Ma di solito scendo in campo con la mia tattica per essere aggressiva, giocare veloce, aprirmi il campo e aprirmi gli angoli. Se gioco contro tenniste più forti, come Sharapova, dato che colpisce la palla molto bene, cerco anche di variare un po’ dalla linea di fondo. A Madrid, ho visto che aver giocato il primo set in modo veloce ha pagato, ma quando ho fatto due passi indietro non è andata bene. Per adesso, nella mia mente penso solo a fare il mio gioco, ad essere aggressiva e a stare molto vicina alla linea di fondo. Questo è tutto.
Il tuo coach si complimenta per il tuo gioco di gambe. Ha persino detto che hai gambe da calciatore. Potrebbe essere un complimento?
Certo. Stamattina ho anche giocato un po’ a football con lui e il mio fisioterapista in palestra. Mi piace giocare con la palla in ogni sport. Ho anche giocato a pallamano a scuola, perciò mi piace lo sport e fare un po’ di tutto.
Pensi di poter diventare la seconda giocatrice rumena a vincere un Grande Slam a Parigi?
Qui? È ancora troppo presto per dirlo. Domani sarà un match duro. Se vinco, se riesco a vincerlo, la finale sarà molto dura. Non voglio pensare così lontano. Voglio solo concentrarmi sul prossimo turno e fare di tutto per vincere.
Traduzione di Yelena Apebe