[12] D. Shapovalov b [19] T. Fritz 3-6 6-3 4-6 7-6(5) 6-2
È un incontro estremamente altalenante quello che Denis Shapovalov fa suo dominando il quinto set contro un Taylor Fritz che ha messo in campo una prestazione di tutto rispetto, guadagnandosi la meritata opportunità di chiudere la contesa in quattro parziali. Fallita quella, è venuto definitivamente fuori Denis, i cui progressi sul lato “tenere qualche palla di più in campo” sono evidenti, ma ha ancora peccato di continuità in quanto a concentrazione. Nonostante ciò, dopo tre ore e mezza è lui a guadagnarsi il pass per gli ottavi, che raggiunge per la seconda volta in uno Slam dopo esserci riuscito sempre a New York nel 2017.
TAYLOR SOLIDISSIMO FINCHÉ… – Fritz fa vedere ottime cose in diversi reparti del suo gioco; d’altra parte, il suo rendimento negli ultimi dodici mesi parla chiaro. Il servizio viaggia veloce (arriva quasi subito una prima a 236,5 km/h), risponde in campo e bene, scende per agganciare una palla bassa e corta con il dritto coperto invece di rifugiarsi in una scodellata e si esibisce anche in un elegante rovescio a una (!) mano. Dall’altra parte delle rete, Mikhail Youzhny sta mettendo ordine nella testa e nei piedi canadesi e i risultati si vedono; quando una buona difesa statunitense e un doppio fallo allungano il sesto gioco, Shapo ricorre giudizioso alla prima di servizio e al dritto per uscirne senza ulteriori rischi annullando due palle break. Il problema è che Taylor serve come un Isner e tiene come un Ferrer, mantiene bassa la percentuale di realizzazione con la prima di Denis mentre non lascia scampo con la propria e, inevitabilmente, strappa all’ottavo gioco e chiude 6-3.
Fritz non ha certo la mobilità di Tsitsipas (entrambi 193 cm), ma si esibisce in difese migliori di quanto ci si aspetti. È però bravo Shapovalov ad alzare la resa del proprio servizio in attesa di una piccola crepa in cui infilarsi. Più che una crepa, arriva una falla: subìto un nastro vincente, dalla racchetta di Taylor escono tre gratuiti fra indecisioni e improvvisi timori che mandano il n. 17 del mond a servire per il set. Parte da 0-40, così, per regalare un crescendo di suspense che tocca il culmine con lo scambio mozzafiato della raggiunta parità chiuso da Denis con una deliziosa drop volley; un altro bel punto e i set sono pari.
ALTALENA – Dall’andare come un treno a finirci sotto è un attimo per Fritz, che cede anche il servizio di apertura e non riesce ad approfittare del freno di emergenza sotto forma di 15-40 sciaguratamente azionato dall’avversario nel game successivo. Sotto 0-2, il ventiduenne di Rancho Santa Fe riceve il permesso di rimettersi timidamente in moto, la concentrazione dell’altro va e viene e l’inerzia della partita oscilla talmente che si rischia il mal di mare. Ecco allora che, dopo l’aggancio al sesto gioco, arrivano – nell’ordine – il doppio fallo di Shapo che manda l’avversario sul 5-3, la racchetta rossa frantumata, Fritz che non arriva neanche a set point con la battuta, ma che infine chiude in risposta quando l’altro valuta fuori un passante che atterra in campo pure con parecchio margine.
Un terzo set partito con un vantaggio mal gestito e concluso con un errore di valutazione del genere non può non lasciare un segno nel più giovane dei due; infatti, Taylor si porta agevolmente sul 3-0 e amministra il vantaggio fino al momento di servire per il match. Niente da fare, si ferma a “trenta”, mentre il doppio fallo con cui Denis inizia il gioco successivo gli dà solo l’illusione di poter evitare il 5 pari. Nel tie-break, entrambi i contendenti mettono la massima attenzione al proprio servizio e procedono appaiati. Fritz serve bene anche il set point contro, procurandosi un dritto comodo che però sventaglia verso il dritto ancora più comodo del mancino che appoggia nel campo sguarnito.
IN DISCESA – Sull’inizio della partita finale, si può riproporre quanto detto a proposito di quella appena conclusa, con un vantaggio (stavolta nella fase finale) non sfruttato e un ultimo punto che fa malissimo. Tocca quindi al biondo nato a Tel Aviv aprire con il 3-0. Il suo entusiasmo cresce inarrestabile ed evita l’incombenza di andare a servire per chiudere, brekkando di nuovo per il definitivo 6-2.
Un’ottima prestazione di Fritz che tuttavia non è stato capace di gestire la perdita del secondo set (atteggiamento estremamente negativo all’inizio del terzo parziale, poi vinto perché l’altro gli ha permesso di rientrare) e, a maggior ragione, del quarto, risultando mancante al momento di servire per il suo primo ottavo di finale Slam. Traguardo probabilmente solo rimandato se riuscirà a riproporre quanto di buono ha mostrato in questo confronto. Per Shapovalov, invece, c’è il duello con David Goffin, vincitore di Filip Krajinovic, per un posto nei quarti di finale.