TENNIS – In un match ricco di carica agonistica e colpi di scena, Maria Sharapova rimonta la canadese Eugenie Bouchard con lo score di 4-6 7-5 6-2 e approda alla sua terza finale consecutiva a Porte d’Auteuil.
M. Sharapova b. E. Bouchard 4-6 7-5 6-2
In un match di altissima qualità, scandito da fendenti tesissimi e grande mobilità in campo da parte di entrambe, Maria Sharapova ha la meglio, al terzo set, sulla giovane e talentuosa Eugenie Bouchard. Le due tenniste hanno dato vita ad una sfida senza tregua e caratterizzata da una carica agonistica e una qualità tennistica davvero elevate. Alla fine, è ancora la russa ad uscirne vittoriosa, lei che si aggiudica quest’oggi il 19° trionfo consecutivo al terzo set sulla terra. La Bouchard, invece, aveva sempre vinto, negli slam, il match in cui si era aggiudicata il primo set. Ma oggi non ce l’ha fatta; Maria è ancora troppo forte, anche se la bravissima Genie è ad un passo dalle grandi del tennis.
La cronaca del match
Sfida tra bionde oggi sul rosso dello Chatrier per la prima semifinale femminile. Maria Sharapova ed Eugénie Bouchard, stella che brilla già da 10 anni nel firmamento del tennis la prima; astro nascente del circuito la seconda. Ma una cosa è certa, entrambe sono determinate e grintosissime, capaci di sfoderare un tennis potente, aggressivo e fulminante. Maria ha dalla sua la grande esperienza e una “freddezza” tennistica impareggiabile, soprattutto nei momenti difficili del match. La 20enne di Montreal è cresciuta nel mito della russa, ammirandola da sempre come un esempio di rigore e talento. Riuscirà dunque a tenerle testa?
La canadese è già alla sua seconda semifinale slam consecutiva (la prima è stata quest’anno a Melbourne) e, da come si è posta finora in campo, non sembra essere il tipo da farsi sopraffare dal timore reverenziale, neanche di fronte al proprio idolo d’infanzia. Le due si sono già scontrate due volte, nelle quali è uscita sempre vittoriosa la russa e, quello di oggi, è certamente il match della rivincita poiché l’ultimo confronto tra Masha e Genie è avvenuto proprio a Porte d’Auteuil l’anno scorso, vinto dalla Sharapova per 6-2 6-4.
Maria è a caccia della sua terza finale consecutiva al Roland Garros mentre Eugenie rincorre la sua prima finale in un major.
La canadese rompe immediatamente gli indugi e, sull’1-1, portandosi 40-15, strappa la battuta a Masha per salire 2-1 e servizio. Dopo un primo game di rodaggio per lei, in cui la russa aveva cominciato come al solito a sparare di dritto e rovescio, la canadese prende il ritmo e ingaggia una lotta fatta di potenza e precisione, con fendenti rasenti la rete che schizzano sulle righe. Genie avanza ancora sul 3-1. Uno dopo l’altro, dalle corde di Genie, partono missili precisi e letali, contro cui nulla può la siberiana.
Sul centrale risuonano più che mai le urla di Maria che, a forza di spingere e spingere, riesce a dominare l’avversaria nel quinto gioco, facendo così un passo in avanti sul 2-3. Il pubblico, infreddolito dalla brezza frizzantina che soffia oggi a Parigi, non è ancora totalmente carico; tuttavia, le prodezze della giovane tennista di Montreal lo scaldano sempre di più. Eugenie infatti si appoggia benissimo sui fendenti di Maria per scaricare poi “fucilate” ancora più micidiali, muovendosi benissimo con i piedi, sempre più dentro il campo. Dall’altra parte della rete, la siberiana è costretta ad arretrare, trovandosi spesso a dover difendersi oltre la linea di fondo.
La Sharapova vanifica 2 palle break e la Bouchard sale ancora 4-2. Ma Maria le resta attaccata avvicinandosi sul 3-4. La Sharapova, lo sappiamo bene, quando è in pericolo, “affila” ancora di più gli “artigli” e trova sempre la chiave per riaggiustare lo score.
E, difatti, non si smentisce, tant’è che impatta sul 4-4.
La Bouchard comunque non è da meno. Solida, centrata, ma soprattutto estremamente propositiva, appena può prende il tempo a Masha, entra dentro il campo per chiudere al volo il dritto potentissimo. E adesso è lei ad avere 3 possibilità per imporsi sul servizio della Sharapova. La seconda è quella buona : con un rovescio vincente e imprendibile, la canadese supera ancora l’ex n. 1 del mondo e si porta in vantaggio 5-4 e servizio.
Ora gli spettatori del centrale esultano entusiasti alle gesta di Eugénie. Maria è tesa, sbaglia e l’avversaria sale 30-15. Masha martella imperterrita: pareggia sul 30-30 e spinge Genie all’errore con il dritto; la canadese rimedia immediatamente con un rovescio esemplare lungolinea in corsa per poi avere a disposizione un setpoint. A forza di pressarla, la siberiana sbaglia e, dopo 44 minuti di gioco, Eugénie si aggiudica la prima frazione per 6-4.
Riuscirà Maria a trovare, anche oggi, il bandolo della matassa ?
Pare proprio di sì perché la russa, nel secondo set, parte subito in quarta portandosi in vantaggio 2-0. Ma la Bouchard è bravissima a starle dietro e a recuperare il break. La canadese reagisce benissimo, soprattutto con il rovescio in corsa, annichilendo l’avversaria proprio perché riesce, molto spesso, a piazzarlo velocissimo e lungolinea.
Il quarto game è lungo e sofferto. Ma, ad un tratto, l’inesperienza e forse la tensione si fanno sentire : Génie incappa in un malaugurato doppio fallo sulla palla break, permettendo a Masha di allungare le distanze prima sul 3-1 e poi sul 5-2. Masha ora sta prendendo il sopravvento, mentre l’avversaria si fa sorprendere e commette alcuni errori di troppo. Génie si avvicina sul 3-5 ma, con un ace, Maria si procura il setpoint che però annulla immediatamente con il 6° doppio fallo.
Ne riottiene un secondo grazie ad un dritto vincente incrociato che lascia ferma la Bouchard. E….incredibile ma vero……arriva il 7° doppio fallo che annulla nuovamente la palla del set ! Ed ora è Génie a salire in cattedra e, avanzando a rete, chiude con un dritto alto al volo. Maria spinge sempre e induce ancora all’errore la canadese, errore accompagnato da un acuto e sonoro “Come on !”. La russa si autoincita a più non posso anche se poi, si annulla da sola anche il terzo setpoint mettendo un rovescio in rete.
Un dritto della Bouchard che schizza sulla riga procura alla canadese un’altra palla break. Ma Maria estrae dal cilindro un ace con la seconda. Génie però pressa sempre, instancabile, procurandosi così un’ennesima occasione per ottenere il break.
E il break alla fine arriva. Eugenie carica senza paura da fondo, tenta da disunire la Sharapova da fondocampo che, indietreggiando, perde completamente la misura del dritto. La canadese recupera e si avvicina pericolosamente sul 4-5.
E non si ferma qui.
La Bouchard sembra ritrovare la chiave per sorprendere la Sharapova. I suoi martellamenti da fondo schizzano inesorabili sotto gli occhi di Maria che nulla può, subendo il ritorno dell’avversaria sul 5-5. La Sharapova sale sul 6-5 ma Génie è sempre lì, efficace con i dritti anticipatissimi, quasi di controbalzo, che rubano ineluttabilmente il tempo all’avversaria. Le grida di Masha si fanno sempre più acute e prolungate, come su un dritto vincente che si abbassa sulla riga e le procura un altro setpoint. Ma Eugénie, nel pericolo imminente, sembra ancora più audace, aumentando la forza e la spinta dei suoi dritti e rovesci. Tuttavia, dopo 1 ora e 45 minuti, è la russa ad uscire vittoriosa dalla seconda frazione, aggiudicandosela per 7 giochi a 5.
Tutto da rifare dunque.
Le due continuano a sfidarsi senza tregua e si ritrovano sull’1-1 nel terzo parziale. Entrambe sono ancora agilissime, con Génie che si posiziona saldissima con i piedi per piegarsi bene sulle gambe e lasciar partire, fluidi più che mai, i suoi proiettili che, infatti, spesso, lasciano completamente immobile Maria. Nel testa a testa del martellamento infernale, ora è ancora la Bouchard ad avere la meglio, appoggiandosi benissimo sui fendenti della Sharapova.
Dalle sue corde infatti parte l’ennesimo rovescio lungolinea che lascia indietro Masha la quale, però, non scherza neanche lei, riservendole un altrettanto fulmine imprendibile.
Ad un tratto, su un dritto in corsa di Maria destinato probabilmente ad uscire, Eugenie colpisce con il dritto al volo schiacciandolo a rete, permettendo così all’avversaria di prendere le distanze sul 3-1.
Sarà il punto di svolta decisivo per la russa?
In effetti, un altro dritto in avanzamento della canadese finisce in corridoio, consegnando alla Sharapova un distacco davvero pericoloso. Maria esulta con un urlo lunghissimo, stringendo il pugno con tutte le forze e vola sul 4-1.
Sul 4-2 Sharapova, dopo un gioco combattutissimo, la Bouchard spreca malamente un’altra occasione scaraventando fuori una volé di dritto. Maria allunga sul 5-2 e, con un doppio fallo sul 15-30, Génie consegna 2 matchpoint alla russa. Ne annulla uno e poi è Maria a sprecare con un dritto appena lungo. Ma un rovescio in corsa di Eugenie fuori di pochi millimetri, gliene offre un terzo.
Eppure non è finita….La canadese lo annulla con un dritto piazzatissimo incrociato che annichilisce Masha. Ma c’è un quarto matchpoint per la russa.
Sarà quello buono?
Ebbene no. Génie sfodera un’altra magia con il suo splendido rovescio, appoggiandosi sul fendente della Sharapova.
Ma ecco che arriva la 5a palla del match.
E questa sì che è quella buona. Il dritto di Masha scivola inesorabilmente via sulla riga di fondo lasciando la canadese totalmente stordita.
La russa, rivolta al suo angolo, alza le braccia al cielo. È la sua terza rimonta consecutiva nel corso del torneo e, con lo score di 4-6 7-5 6-2, approda per il terzo anno di fila alla finale del Roland Garros.
All’uscita dal campo, un applauso e un boato interminabili di incoraggiamento da parte del pubblico accompagnano Eugénie Bouchard che, ancora una volta, ha dimostrato quanto sia vicina alle grandi del tennis.