[2] D. Thiem b. [3] D. Medvedev 6-2 7-6(7) 7-6(5)
Quella che doveva essere la finale anticipata, secondo parecchi analisti, ha consegnato alla finale vera il giocatore con classifica più alta, ma che non godeva dei favori del pronostico. Daniil Medvedev era arrivato in semifinale senza perdere un set dando dimostrazioni di forza incredibili contro Tiafoe e contro Rublev, ma in questa partita non ha retto alla grande fisicità di Dominc Thiem a inizio match, e soprattutto non ha avuto la lucidità di sfruttare le grandi occasioni avute sia nel secondo sia nel terzo set. Nel primo parziale Medvedev ha sostanzialmente lasciato andare il set dopo una controversia arbitrale che ha causato il primo break, e poi, oltre a non aver sfruttato la chance di servire per il set sul 5-4, ha anche commesso due errori molto gravi nelle fasi finali del tie-break successivo.
IL MATCH
È sicuramente Thiem a uscire meglio dai blocchi: il suo ritmo da fondocampo detta gli scambi ed è lui che ha la potenza necessaria per trovare le soluzioni e le traiettorie vincenti. Medvedev prova a servire una prima quasi dal corridoio di doppio mentre batte da destra, ma l’austriaco non si fa confondere.
L’episodio decisivo arriva sul 3-2 Thiem, quando Medvedev serve sul vantaggio esterno: la sua prima è nettamente fuori ma non viene chiamata, Thiem risponde un missile che atterra nelle immediate vicinanze dei piedi di Medvedev atterrato dentro il campo dopo il servizio, li russo abbozza una demi-volée abbastanza casuale e poi alza la mano per chiedere il challenge. Il giudice di sedia Dumusois non glielo concede perché dice che è stato chiesto troppo tardi, e Medvedev perde la trebisonda: va a vedere il segno, attraversando la rete, e per questo viene ammonito, poi torna dalla sua parte del campo avvicinandosi al Supervisor Andreas Egli e comincia a sciorinare una manfrina sarcastica senza fine: “Lo US Open è una barzelletta. Ma voi in prima fila non fate mai nulla? E perché sono stato ammonito? Ho attraversato la rete? Ah, mi dispiace, credo di aver ucciso qualcuno. Chiedo umilmente scusa allo US Open”.
Da quel momento il parziale è tutto Thiem fino al 6-2 finale in 35 minuti. Medvedev sembra in grande difficoltà, ma il suo avversario gli getta un salvagente: con due gratuiti e un doppio fallo il buon Dominic concede il break in apertura di set dando quindi la possibilità a Daniil di condurre il parziale nel punteggio. I gratuiti dell’austriaco aumentano, Medvedev riesce a prendere in mano qualche scambio in più sfruttando la posizione arretrata di Thiem e arriva fino a due punti dal set sul 5-3 0-30 quando poi il servizio rimette le cose a posto.
Tuttavia nel gioco seguente il russo si fa prendere l’iniziativa al momento di servire per il set e permette a Thiem di impattare sul 5-5. Il game seguente vede 18 punti, cinque palle break per Medvedev ma nessuna gioia per il russo, che deve rifugiarsi al tie-break. Con smorfie sempre più evidenti per un fastidio al tendine d’Achille destro rimediato in un capitombolo durante uno scambio, Thiem annulla con un bel servizio un set point sul 5-6; sul 6-6 Medvedev manca un diritto in affondo dopo aver comandato lo scambio; il set point per Thiem sul 7-6 viene cancellato da un servizio, ma sul 7-7 Medvedev regala il minibreak decisivo con una palla corta-pallonetto a metà campo che Thiem chiude senza problemi. Dopo un’ora e 44 minuti l’austriaco conduce due set a zero.
Prima di cominciare il terzo parziale, Dominic chiede l’intervento del fisioterapista per farsi controllare il piede dolorante. Il suo movimento non sembra disturbato dal problema, ma Medvedev comincia a variare con frequenza i colpi costringendo Thiem a tentare colpi vincenti a bassa probabilità che infatti non riescono. È subito 3-0 per il russo, che poi arriva anche ad avere la chance del 5-1, cancellata da una coraggiosa discesa a rete di Thiem, mentre Dominic impreca contro le sue scarpe che lo fanno scivolare a terra. Ma ancora una volta Medvedev non sfrutta le sue opportunità: serve per il set inutilmente sul 5-3, quando dopo uno scambio di 38 colpi l’austriaco chiude con una volée per il 5-5. Si arriva al tie-break, che Daniil inizia come peggio non potrebbe: due gratuiti e un doppio fallo per lo 0-4, cambio campo sul 5-1, rimonta fino al 4-5, primo match point sbagliato da Thiem sul 6-4, ma sul secondo il diritto in rete di Medvedev chiude la contesa dopo 2 ore e 56 minuti.
LA SFIDA PER IL PRIMO SLAM
Nella finale in programma domenica alle ore 16 (le 22 in Italia) Dominic Thiem troverà Alexander Zverev, che ha già incontrato il gennaio scorso nella semifinale dell’Australian Open. Sono nove i precedenti incontri tra i due, con sette vittorie dell’austriaco e due del tedesco. Le uniche vittorie di Zverev risalgono alla finale del Masters 1000 di Madrid, sulla terra, e al secondo turno del China Open di Pechino del 2016.
Si tratta della quarta finale dello Slam per Thiem, dopo quelle disputate e perse a Parigi contro Nadal nel 2018 e nel 2019 e quella di Melbourne 2020 nella quale è stato sconfitto da Djokovic. Per Zverev invece si tratterà dell’esordio in un atto conclusivo di un Major.