Poco più di una settimana ci separa dal terzo Slam della stagione 2020, il Roland Garros, quest’anno costretto a spostarsi da giugno a settembre a causa dell’emergenza Covid. Sin da subito si è parlato di aprire le porte al pubblico, chiamato a rispettare distanze di sicurezza e indossare la mascherina. La Federazione francese sperava di accogliere nei suoi impianti fino a 20.000 spettatori, ma ha dovuto subito tornare sui suoi passi. Si è così passati a 11.500 spettatori giornalieri, divisi tra 5000 per Philippe Chatrier e Suzanne Lenglen e 1500 sul nuovo campo Simonne Mathieu.
Nella giornata di giovedì 17 settembre si è dato un altro giro di vite alle norme sulla partecipazione al torneo. In totale saranno solamente 5000 gli spettatori che ogni giorno varcheranno i cancelli di Bois de Boulogne per seguire l’attesissimo Slam su terra rossa (ancora è da definire con precisione la suddivisione tra i vari campi, ma è probabile che le proporzioni siano le stesse rispetto all’opzione degli 11.500). Il provvedimento è stato adottato per via del pesante aumento del numero di contagi giornalieri sul territorio francese (si supera la soglia dei 10.000 casi quotidiani), con criticità anche nella stessa capitale.
Con questa decisione molto più cauta saranno circa 70.000 gli spettatori totali nell’arco delle due settimane del torneo. Numeri imparagonabili rispetto agli oltre 500.000 delle precedenti edizioni, ma da qualcosa si dovrà pur ripartire.