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[4] M. Berrettini b. [WC] S. Travaglia 7-6(5) 7-6(1)
Matteo Berrettini è nei quarti di finale degli Internazionali BNL d’Italia 2020, pur non mostrando il meglio di sé anche nel terzo round. Era atteso da un pericoloso derby contro Stefano Travaglia, che sa bene come mettere i bastoni tra le ruote a Matteo dal momento che non ci aveva mai perso in quattro incontri a livello Futures tra 2015 e 2016. Ne è passata di acqua sotto i ponti da allora, ora il romano sa come vincere anche questo tipo di partite, dove il suo servizio non paga a sufficienza ed è costretto anche a combattere più del solito da fondocampo.
Alla fine l’ha spuntata di misura Matteo, un doppio 7-6 che racconta le difficoltà del suo match. Anche le statistiche descrivono bene l’equilibrio che c’è stato: 17 vincenti e 28 non forzati sia per ‘Stetone’ che per Matteo, il quale giocherà il suo secondo quarto di finale in un Masters 1000 dopo quello di un anno fa a Shanghai.
LA PARTITA – Il piano partita di Travaglia rischiava di complicarsi seriamente già nei primi minuti di match, quando dà una grossa mano a Matteo per conquistare il primo break dell’incontro e iniziare a fare gara di testa. Il romano però si incarta nel quarto game, cercando male la palla e incappando in una serie di errori che livellano subito il parziale. Può subito tornare avanti sul 3-2, ma sciupa tre palle break consecutive. Non buona la gestione del vantaggio da parte di Matteo, che già all’esordio contro Coria aveva esitato nei momenti del primo set in cui la partita andava aggredita. Accade dunque che è Travaglia a provare a fare il suo gioco, ovviamente quando a Berrettini non entra la prima.
Matteo già sapeva prima di scendere in campo che avrebbe dovuto accettare anche lo scambio prolungato e riesce comunque a non soffrire. Travaglia si presenta quindi al tie-break avendo lavorato molto bene al servizio, ma è costretto sin da subito a rincorrere. Matteo spreca il primo set point con un dritto in rete, ma su quello in risposta sopperisce a una strana esitazione con lo smash con un dritto in cross fulminante su cui Travaglia può fare ben poco. Si va a riposo dopo un’ora di primo set equilibratissimo, vinto dal giocatore più forte.
Il secondo parte invece nel segno dei servizi, finché Berrettini non si ritrova sotto 15-30 nel settimo game e deve fare affidamento su qualche brutto non forzato di Travaglia per portarsi ancora avanti. Il momento di difficoltà purtroppo per il marchigiano non è circoscritto a quei pochi punti, ma prosegue anche nel suo turno di servizio e un rovescio slice che accarezza il nastro dà il break alla testa di serie numero 4 che va a servire per il match. Come nel primo set, Matteo si irrigidisce, perde il servizio e rimette in partita il suo avversario commettendo anche qualche errore non da lui. Torna in sé solo quando va sotto 0-30 sul 5-5, rimonta il game con l’aiuto della battuta e si ritrova in un lampo a match point sul 6-5: lo spreca con una brutta risposta in rete sulla seconda di Stefano, che poi vince lo scambio più lungo della partita (23 colpi) e porta il match al tie-break.
Proprio quando sembrava alle corde e forse anche troppo stanco per affrontare un terzo set contro un lottatore come Travaglia, Berrettini torna pimpante. E Stefano si scioglie. Il tie-break (deludente) si chiude 7-1 e Berrettini può liberare il suo classico urlaccio, che stavolta sa tanto di liberazione e sollievo. “Stefano è sempre un osso duro, contro di lui sono sempre state grandi battaglie. Oggi mi sono sentito un po’ scarico in alcuni momenti importanti, però è stato un ottimo match” ha detto a fine partita Matteo, che al prossimo turno, contro Marin Cilic o Casper Ruud, avrà i favori del pronostico.