S. Travaglia b. K. Nishikori 6-4 2-6 7-6(7) 4-6 6-2
Stefano Travaglia giocherà venerdì per la prima volta un terzo turno in un torneo del Grande Slam: questa già di per sè sarebbe una notizia ma arrivarci battendo Kei Nishikori in 5 set, per affrontare poi Rafael Nadal le dà tutto un altro sapore. L’azzurro di Ascoli Piceno a quasi 29 anni batte il giappnese, ex N.4 del mondo, un giocatore che in carriera prima di oggi vantava un incredibile bilancio di 23-6 al quinto set, avendo vinto anche le ultime 9 (ultima sconfitta contro Federer in Australia nel 2017). Ora quasi certamente giocherà sul Philippe Chatrier contro il padrone del torneo.
Una soddisfazione non da poco e più che mai meritata dato che nel quinto set la sua superiorità fisica nei confronti del suo avversario era palese, dato che tanto per cambiare Kei aveva già chiamato un medical timeout nel quarto set e in pratica non riusciva più a servire una vera prima palla di servizio limitandosi a una rimessa in gioco.
In realtà il crocevia del match è stato il tie-break del terzo set quando nel suo momento migliore Nishikori ha mancato 3 set point che lo avrebbero portato avanti due set a uno dando una direzione chiara al match. Travaglia ha prima recuperato da 4-6 e poi ne ha annullato un terzo col servizio a disposizione sul 6-7 prima di chiudere 9-7 grazie a un nastro beffardo che sposta la palla al giapponese pronto a colpire di dritto.
A quel punto sembra che nel quarto set un Nishikori in preda allo scoramento sia pronto alla resa e invece sfrutta le ultime energie buttandosi anche a rete appena ne ha la possibilità raccogliendone i frutti. Si porta 5-2 con due break di vantaggio prima di chiudere per 6-4, dando comunque i primi segnali di cedimento alla battuta.
E infatti un lungo game al servizio del giapponese nel secondo gioco del quinto dà l’indirizzo finale al match. Travaglia si porta avanti di un break spingendo sempre di più da fondo campo con Nishikori in affanno costante. Serve per il match su 5-1 non riuscendo a chiudere ma il giapponese non riesce più a servire e si arrende dunque nel game successivo dopo 3h53 di battaglia. Adesso per Stefano resta solo da festeggiare e godersi venerdì una passerella da sogno contro il Mostro di Parigi.