Lollo & Ceck, sorride anche l’altra Italia (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Vecchi e nuovi gioielli in vetrina. L’esplosione di Sinner, ma anche la ormai prolungata permanenza di Berrettini nella top ten, hanno forse un po’ nascosto il continuo fermento del movimento italiano, che nella classifica Atp di questa settimana conta 7 giocatori tra i primi 100 del mondo (il record è 8) e che a Pula, nel nuovo torneo scaturito dalla rivoluzione del calendario dell’era Covid, sta pure confermando di essere ai vertici pure per credibilità organizzativa. Con dieci azzurri in tabellone, sono usciti tre derby, e dopo la vittoria del primo giorno di Pellegrino su Travaglia, ieri hanno sorriso Sonego e Cecchinato. Il piemontese, che in Sardegna gioca con il best ranking di sempre (numero 42), si è affidato al servizio e all’ormai celebre palla corta per disinnescare l’entusiasmo di Giulio Zeppieri, invitato con una wild card e impegnato nel primo match Atp della giovanissima carriera. Lollo, dopo un avvio di lockdown proficuo (aveva vinto gli Assoluti), si era un po’ perso nelle prime uscite internazionali, un comprensibile intoppo di crescita per un giocatore che due anni fa frequentava i Challenger e poi è maturato fino a evolversi in un solido top 100 (e molto di più). In coda a qualche settimana in chiaroscuro, sono arrivati gli ottavi del Roland Garros a ricordarci che sul palcoscenico della nuova generazione dorata (si spera) del tennis italiano c’è un posto in prima fila anche per lui: «Sono molto soddisfatto, ho giocato un ottimo match. Dopo Parigi sto vivendo un grande periodo di fiducia, ma il ranking non mi interessa. Se gioco con l’attitudine giusta e continuo a migliorare, la classifica verrà di conseguenza. Tra giovani e giovanissimi azzurri si sta insieme e si impara tanto». In doppio con Vavassori, poi, si aggiudicherà una battaglia di oltre due ore contro Fognini e Musetti. L’altro derby di giornata prende la direzione di Cecchinato dopo che il semifinalista 2018 del Roland Garros annulla un match point a Mager nel secondo set. Il Ceck sta finalmente ritrovando fiducia: «Vincere con match-point contro è sempre bello. È stato stimolante ricominciare a lavorare con Max e non credo sia un caso se sto vincendo tante partite di livello, tanti match combattuti. Mi è tornata la voglia di lottare e questa è la notizia più bella per me». […]
I derby a Sonego e Ceck (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)
Emozioni da derby al Forte Village Sardegna Open, il nuovo ATP 250 che si disputa a Pula, sulla terra rossa. Il match del giorno lo vince Marco Cecchinato. Il siciliano, numero 103 del mondo reduce dal terzo turno al Roland Garros ribalta la sfida contro Gianluca Mager che commette doppio fallo sul match point nel tiebreak del secondo set e cede 5-7 7-6 6-2. Quel punto ha cambiato la partita, ha ammesso Cecchinato: «Lui ha perso sicurezze, io sapevo che non è mai bello giocare un terzo set dopo essere stato a un punto dalla vittoria – ha detto – ed ero molto più incisivo in risposta». Prosegue bene, aggiunge, il lavoro con il coach Massimo Sartori. «Ho buone sensazioni e soprattutto mi è tornata la voglia di lottare» spiega. Negli ottavi affronterà lo statunitense Tommy Paul, campione junior al Roland Garros 2015. Vittoria anche per Lorenzo Sonego, che ha sconfitto 6-2 7-6 il diciottenne romano Giulio Zeppieri, al debutto nel circuito ATP. «Giulio è stato bravo a non mollare – ha detto Sonego che ha servito per il match sul 5-4 nel secondo set – ero preparato a un match duro. In questo periodo sento grande fiducia, sono in un momento positivo e i risultati si vedono». Lo aspetta un altro mancino, il ceco Jiri Vesely, numero 67 del mondo con un passato da top 40 (n. 35) nel 2015. Sconfitta invece per Andreas Seppi, battuto dall’argentino Federico Delbonis. Sono cinque gli azzurri già negli ottavi. Si sono qualificati lunedì Andrea Pellegrino e Lorenzo Musetti, che si sfideranno per un posto nei quarti. Fabio Fognini, invece, grazie al bye debutterà direttamente un turno avanti oggi contro lo spagnolo Roberto Carballes Baena.
Sonego, buona la prima (Roberto Bertellino, Tuttosport)
Sonego non sbaglia la prima a Santa Margherita di Pula, all’esordio personale nell’ATP 250 Sardegna Open. Opposto al romano Giulio Zeppieri, classe 2001, il torinese ha chiuso 6-2 7-6. Dopo un primo set senza problemi, nel secondo Sonego si è portato 3-1 con un break e ha avuto la possibilità di cogliere il doppio vantaggio con due palle per il 4-1. Bravo Zeppieri a ricucire lo strappo e rimanere in partita. Sonego ha servito sul 5-4 ma ha giocato un game troppo in difesa e il rivale ne ha approfittato rientrando nel confronto. La decisione al tie-break, dove Sonego ha tenuto alta la concentrazione e archiviato il match, a quel punto diventato difficile. Oggi troverà negli ottavi il ceco Vesely contro il quale ha un precedente positivo, nel Challenger di Genova ma al termine di una maratona durata oltre tre ore: «Sono soddisfatto – ha detto al termine – della vittoria e del primo set. Nel secondo ho giocato bene ma lui è stato bravo a rimanere in partita. Nel tie-break ho poi fatto la differenza. Importante la fiducia che mi arriva dai recenti ottavi a Parigi». Un torneo che potrebbe dare a Sonego un altro best ranking: «Non gioco per quello, ma per vivere la lotta e queste emozioni. La classifica è una logica conseguenza dei risultati. Siamo un gruppo in crescita e ci confrontiamo molto, anche durante i tornei, ciò contribuisce ad alzare il livello del tennis italiano». A segno ieri in modo rocambolesco anche Marco Cecchinato. Un match point non realizzato da Gianluca Mager, lo scampato pericolo per il palermitano. Una sorta di “sliding doors” che ha cambiato radicalmente il corso della sfida di 1° turno tra i due azzurri. Nel terzo set il palermitano è salito in cattedra ed ha approfittato del calo anche mentale del sanremese che si è visto sfuggire sul filo di lana il passaggio di turno. Alla fine Cecchinato si è imposto 5-7 7-6 6-2: «Il match point non concretizzato da Gianluca – ha confermato Cecchinato – ha mutato le sorti della sfida Sapevo che non sarebbe stato facile per lui ritrovare il ritmo giusto ad inizio terzo set e così è stato. Sono ripartito bene e ho risposto molto meglio impedendogli di comandare gli scambi».