L. Djere b. [WC] L. Musetti 2-6 6-4 4-1 rit.
Peccato. Davvero peccato. Non vengono in mente altre parole per commentare la sconfitta del nostro Lorenzo Musetti nella sua prima semifinale ATP al Sardinia Open. Già il serbo Laslo Djere, n.74 del ranking ATP, giocatore solido, completo, scafato, si presentava come un ostacolo particolarmente difficile da superare. E poi ci si è messa anche la sfortuna a complicare le cose. Nella forma di un infortunio al gomito che ha costretto il 18enne di Carrara a ritirarsi sotto 4 a 1 nel set decisivo, dopo aver vinto il primo parziale e perso il secondo, con due 6-2 invertiti.
A prima vista, sembra trattarsi di un fastidio muscolare: grave abbastanza da costringerti ad abbandonare il match ma non da condizionare il finale di una stagione già straordinaria per lui. Ma staremo a vedere. Speriamo in bene. A beneficiare di questo incidente è Djere che raggiunge la sua seconda finale ATP dopo quella vinta clamorosamente l’anno scorso a Rio contro Felix Auger Aliassime. Sfiderà il vincente del rematch Italia-Serbia tra Marco Cecchinato e il lucky loser Danilo Petrovic
IL MATCH – Djere inizia l’incontro come peggio non potrebbe: tre gratuiti e break gentilmente servito sul piatto d’argento. Musetti, anche incoraggiato dal vantaggio, è però particolarmente pimpante e comanda il gioco, sia nei turni di servizio che in risposta. Avanti 3 a 1, il teenager toscano potrebbe allungare ancora ma il belgradese ci mette una pezza. Djere cerca di metterla sulla solidità da fondo ed imbastire lunghi e faticosi scambi. Ma Musetti, grazie al suo talento, riesce comunque ad uscirne vincitore. Scoraggiato, nel settimo game, incappa in un altro orrendo turno di servizio che proietta l’azzurro sul 5 a 2. Lorenzo serve alla grande e va ad incamerare un parziale in cui ha messo in campo il 72 per cento di prime di servizio.
La storia è completamente diversa nel secondo parziale. Si intuisce fin da subito che Djere ha intenzione di alzare l’asticella, diminuendo sensibilmente i gratuiti e provando ad essere più aggressivo. Il serbo mette a segno il break in apertura, lo conferma e poi addirittura va sul 3 a 0 pesante. L’andamento del match sembra curiosamente ricalcare quello del quarto di finale tra lo stesso Musetti e Hanfmann, con il talento italiano che, dopo aver vinto il primo set, va pesantemente sotto nel secondo. Lo aiuta un pochino lo stesso Djere che perde uno dei due break di vantaggio in maniera inspiegabile. L’equilibrio del match però si è spostato dalla sua parte. Sotto 5 a 2, Lorenzo perde ancora la battuta ed inevitabilmente il set.
Dopo due set così netti è lecito attendersi un terzo parziale tirato, in cui entrambi i tennisti danno il massimo contemporaneamente. E tutto sembra farlo presagire. Ma, al momento di servire sul 2 a 1, Lorenzo si tocca il braccio. Il gomito fa male. Il toscano perde il gioco a 15 sparacchiando qua e là. Al cambio di campo arriva il fisioterapista per un trattamento. Che purtroppo si rivela inefficace. Musetti va sotto 40 a 15 e decide di ritirarsi. Peccato, appunto. Rimane comunque una settimana super positiva per lui quella di Santa Margherita di Pula, in termini di risultato ed esperienza. La prossima settimana sarà n.123 del mondo. La Top 100 ormai è vicina. Ad 18 anni è un gran bell’andare.
“Adesso forse farà un’ecografia, mi fa un po’ male anche a riposo” ha detto Lorenzo in conferenza. “Lo stop di 2-3 giorni era già deciso anche senza problemi al gomito, magari adesso si prolungherà un po’. È la prima volta che si presenta questo infortunio. Stamane ho preso un Oki ma non ha fatto molto effetto. Tra poco vado in aeroporto, sono riuscito a trovare un volo per ripartire subito. Cercherò di tenere il gomito a riposo il più possibile. L’obiettivo è ripartire da Amburgo, per il challenger (che comincia il 26 ottobre, ndr)”.