[3] A. Rublev b. [7] B. Coric 7-6(5) 6-4
Tre anni fa si incontravano a Milano nella prima edizione delle Next Gen Finals, due prospetti di sicuro avvenire: Borna Coric e Andrey Rublev oggi si sono ritrovati per giocarsi un titolo ATP 500. A San Pietroburgo, il giocatore di casa fa felici i (pochi) spettatori presenti e conquista il suo quarto titolo di un fantastico 2020, il secondo consecutivo della categoria dopo quello vinto sulla terra battuta di Amburgo.
La superficie di gioco e le condizioni indoor favoriscono uno spettacolo di alto livello con l’asfissiante potenza del russo che non conosce mezze misure e le abilità di eccezionale contrattaccante del croato che si appoggia alle bordate del suo avversario con grande facilità. Il colpo che doveva fare la differenza, il servizio, non l’ha fatta nel primo set per merito di Coric che però ha molti rimpianti sul primo parziale, tradito dal suo colpo più debole, il diritto, quando si trovava avanti 5-2 nel tie-break: tre sanguinosi errori gratuiti consecutivi in cui era in comando del punto. Sbaglia anche l’ultima risposta sul 5-6, lunga di pochi centimetri e si ritrova in un attimo sotto di un set che pareva vinto.
Rublev ovviamente trova tranquillità dal parziale portato a casa e attende con pazienza il momento giusto per sferrare l’attacco decisivo. Ma anche in questo caso è il suo avversario ad offrire gentili omaggi giocando con un game pessimo, il quinto, in cui a tradirlo stavolta è il rovescio con due errori gravi.
A quel punto Rublev sa di avere in mano il match e difende con facilità il break ottenuto per chiudere dopo 1h39. Un match dove ha ottenuto l’86% dei punti con la prima e soprattutto il 71% con la seconda palla (contro il 40% del suo avversario).
I numeri del 2020 del russo sono impressionanti: come detto 4 titoli (Doha, Adelaide, Amburgo, San Pietroburgo) con un bilancio di 34 vittorie e 7 sconfitte. Scavalca Diego Schwartzman nella Race dove ora è ottavo (con la certezza che Roger Federer, quarto, non ci sarà). Appare altamente probabile dunque la sua presenza alle Finals anche perché non sembra intenzionato a fermarsi: è in tabellone ad Anversa e poi giocherà Vienna e Parigi-Bercy. Di sicuro non è un ragazzo che si risparmia…