Era partito tutto a inizio 2019, quando Sascha Zverev decise di separarsi dal suo agente, il cileno Patricio Apey, del gruppo ACE, per legarsi a Tony Godsick (Team8). Giovedì 10 dicembre la causa legale si è chiusa con un accordo tra le due parti, dopo una seduta al tribunale di Londra. A tal proposito il gruppo ACE ha pubblicato un comunicato: “Siamo felici di comunicare che la seguente discussione tra i rappresentanti di ACE Group e Alexander Zverev è arrivata a un accordo, prima della seduta in tribunale a Londra. ACE ha rappresentato Zverev per sei lunghi anni, permettendogli di guadagnare circa 40 milioni di dollari in accordi commerciali a lungo termine. Dopo aver lasciato il gruppo nel 2019, i suoi avvocati hanno scritto una lettera, sostenendo che abbia lasciato per via di alcuni falsi motivi che ha poi deciso di ritirare”.
Come raccontato nei giorni scorsi nel dettaglio, la famiglia Zverev si è legata ad Apey e al gruppo ACE nel 2012. Stabilirono un accordo per aiutare un Sascha ancora ragazzino a crescere. Al momento della firma del contratto però, solo Mischa e Sascha conoscevano l’inglese e per questo motivo la famiglia non era al corrente delle postille presenti nel contratto, per le quali Apey sosteneva che il contratto sarebbe rimasto valido fino al 2023 anche in seguito al passaggio al Team8. L’accusa dei legali di Zverev era infatti “limitazione della concorrenza”.
“I suoi rappresentanti hanno deciso di ritirare l’accusa” ha affermato il gruppo ACE. “Patricio Apey è orgoglioso di aver aiutato Zverev a crescere e a finanziare inizialmente la sua carriera, sin da quando era numero 825 del mondo”. Si chiude quindi un capitolo spinoso della vita di Sascha, che deve gestire le accuse della sua ex-fidanzata Olga Sharypova.